Unioni civili. I cattolici del Pd: “L’utero in affitto sia reato anche per chi va all’estero”

senatoEstendere il reato di ricorso alla maternità surrogata anche ai cittadini italiani che ne usufruiscono all’estero. È la proposta di alcuni parlamentari cattolici del Partito Democratico contenuta in un emendamento all’articolo 5 del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, quello relativo alla stepchild adoption. “Appena presentato abbiamo già raccolto decine di firme” annuncia il senatore Gianpiero Della Zuanna, primo firmatario della proposta, che punta a ottenere il consenso di tutto il gruppo dei cosiddetti cattodem e del Nuovo Centrodestra che condivide con i cattolici del Pd le perplessità sul ddl Cirinnà.

Secondo la legge vigente, il ricorso all’utero in affitto è illegale in Italia, ma è consentito a un cittadino italiano usufruirne all’estero. L’emendamento proposto da Della Zuanna si propone di estendere il reato anche a chi va a fare questa pratica all’estero, prevedendo l’arresto da 6 a 12 anni, per le coppie sia omosessuali che eterosessuali. Lo scopo è quello di porre fine allo sfruttamento di tante povere donne che, per denaro, mettono a disposizione il proprio utero in gravidanze per conto terzi, portando in grembo e partorendo figli a tutti gli effetti commissionati.

Alla riunione dalla quale è uscito il testo dell’emendamento hanno partecipato anche il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda e il deputato Ernesto Preziosi, già firmatario del documento dei “37” per la modifica dell’articolo 5 del ddl sulle unioni civili.

Venerdì 22 gennaio scade il termine per la presentazione degli emendamenti alla proposta di legge la cui discussione inizierà in Senato giovedì 28. Due giorni dopo, sabato 30, più di un milione di persone è atteso al Circo Massimo di Roma per il Family Day, la grande manifestazione – a cui aderisce anche Amici dei Bambini – in difesa della famiglia e dei diritti dei bambini.

Un’ulteriore prova di sostegno alla manifestazione da parte della Chiesa – dopo quella del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco – è giunta dai vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta che hanno auspicato “un’ampia partecipazione” al Family Day.

Sul tema è interviene anche l’ex viceministro degli Interni Alfredo Mantovano, oggi giudice della Corte d’Appello di Roma. “Sarà una grande manifestazione di popolo – prevede Mantovano -, ma ci parteciperanno anche molti giuristi, notai, avvocati e giudici minorili. Mantovano è anche firmatario di un documento di giuristi cattolici contrari al ddl Cirinnà a cui, secondo l’ex viceministro degli Interni, “ha già raggiunto 350 firme”.

 

Fonte: Corriere della Sera