USA. L’associazione “Adoption-Rdc” aggiorna le proprie famiglie sullo stato di verifica dei dossier

dipartimento di stato usa

Informazioni ufficiose, ma pur sempre informazioni: sulla questione dei bambini adottati nella Repubblica Democratica del Congo ma lì rimasti bloccati a causa della moratoria sulle adozioni internazionali, all’estero qualcosa trapela. Giovedì 6 agosto, Sonja Brown – vice presidente dei programmi internazionali e direttrice dei programmi per Africa, Asia e Haiti dell’associazione “Collectif de parents – Adoption Rdc”, ha pubblicato sul sito della sua organizzazione alcuni aggiornamenti relativi alla vicenda delle adozioni bloccate in Congo. Notizie fornite da un genitore adottivo e quindi in attesa di conferma.

Secondo le informazioni diramate dall’associazione di Sonja Brown, si sarebbe tenuto un incontro tra il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e alcune famiglie americane che hanno adottato in Congo. Da quanto emerso, tutti i relativi dossier sarebbero stati sottoposti a una verifica iniziale e suddivisi in 3 categorie: casi “regolari” (il gruppo più numeroso), casi con problemi tecnici e casi di sospetta frode. Tutti i casi devono ora essere approvati da ciascun ministro di Kinshasa. La riunione dei capi dei dicasteri congolesi per affrontare la questione sarebbe prevista per venerdì 14 o venerdì 21 agosto.

L’Ambasciata degli Stati Uniti a Kinshasa avrebbe in particolare esortato i ministri del Paese africano a fornire i nomi dei genitori interessati ai casi inseriti nella seconda categoria, in modo che possano attivarsi prima della risoluzione delle varie anomalie.

La funzionaria del Dipartimento di Stato americano che ha seguito la vicenda, Michelle Bond, stando sempre a quanto riferisce Sonja Brown, avrebbe anche incontrato il segretario  privato del presidente congolese Joseph Kabila e il vice ministro degli Interni.

In conclusione della sua nota, Sonja Brown, dicendosi cauta ma tutto sommato ottimista visti gli sforzi fatti dalla diplomazia Usa, incoraggia le famiglie adottive a contattare le proprie ambasciate, affinché esse si rivolgano ai ministri congolesi dando loro un’impressione positiva dell’adozione internazionale che possa fugare ogni sospetto.

 

Fonte: Adoption-Rdc