Mese: Luglio 2017

Nostra figlia, Carla, di dieci anni, non vede l’ora di conoscere la sua sorellina a distanza “dell’altro continente”. Possiamo raggiungerla?

Carissimi Amici dei Bambini,
quest’anno mia moglie ed io abbiamo pensato ad un’inversione di rotta: rinunciare alle vacanze estive per incontrare la bambina che abbiamo Adottato a Distanza in Congo. Abbiamo pensato di risparmiare un po’ e …
Come possiamo fare?
Un saluto, Marcello, il papà di Carla e nel cuore di Nyeola.

LA VERA FECONDITÀ

Il centuplo quaggiù. Adozioni internazionali e tanta Provvidenza”  di Laura Debolini e Filippo Fiani, una coppia adottiva di Ai.Bi., è un libro che aiuta ad entrare nel senso vero dei termini maternità, paternità, accoglienza della vita, famiglia. Racconta il desiderio di famiglia numerosa che hanno nutrito fin dal fidanzamento, il sogno di una casa aperta a tutti e viva, le loro esperienze di, affidi brevi e lunghi, di figli accolti e lasciati andare.

 

Dopo 8 anni dall’adozione pensavamo che il periodo delle domande sul suo passato fosse finito, ma è tornato ora nell’adolescenza. Cosa ci consigliate di fare?

Cara AiBi,

Mi rivolgo a voi perché da qualche mese io e mio marito abbiamo il sentore che nostro figlio Carlos stia vivendo un periodo di fatica. Sono passati ormai 8 anni dall’adozione, aveva compiuto da poco 6 anni, e pensavamo che il periodo delle domande e delle rassicurazioni sul suo passato fosse finito. Eppure da qualche settimane sono ritornate le domande sul suo passato. Non sono domande insistenti, vanno e vengono,  hanno un inizio e non sempre un continuo. Una parola, una mezza frase detta e non detta. All’apparenza sembrerebbe piuttosto tranquillo, ma siamo due genitori e facciamo fatica a stare tranquilli. Cosa ci consigliate di fare?

Martina e Paolo

Adozioni Internazionali. Family for Children: urge istituire un fondo di garanzia per le coppie “bloccate”

A pochi giorni dalla notizia pubblicata sul sito della Commissione che non ci sono i soldi per rimborsare le famiglie che hanno concluso l’adozione dopo il 2011, le famiglie di Family for Children mettono sul tavolo un’altra questione urgente: che ne sarà delle famiglie che hanno perso tempo, denaro e la speranza di poter dare una famiglia ad un bambino abbandonato? Che il Governo istituisca un fondo di garanzia affinché tutte le coppie possano continuare il loro percorso adottivo.

Ucraina. Quando la mamma non c’è e il papà è in prigione io non sono più figlio, racconta il piccolo Otto.

Lo sai perché sei qua? – chiede lo psicologo – “Perché la mamma beve. Beve vodka. E il papà? Il papà è in prigione.” risponde Otto seduto sulla poltrona, teso ,impaurito, testa bassa e mani tremolanti. Perché Otto, come tanti altri bambini del centro di “Dobre Vdoma”, in Ucraina, quando la mamma non c’è e il papa è in prigione smette di essere figlio.

A proposito di “Aiutiamoli a casa loro”, dobbiamo arrenderci all’idea che in molti Paesi africani non ci può essere costruzione e futuro ma solo fuga?

Un interrogativo quello che ci rivolge una nostra sostenitrice che ci impone una riflessione sullo slogan “Aiutiamoli a casa loro”. Come possiamo aiutare i popoli e soprattutto i bambini che soffrono a trovare un futuro nella loro terra perché non siano costretti alla fuga? Dobbiamo arrenderci all’idea che in molti paesi africani non ci può essere costruzione e che i più giovani per salvarsi debbano fuggire lontani dalle loro famiglie e comunità?

Famiglie adottive senza rimborsi e famiglie “bloccate” che chiedono un fondo di garanzia: è l’adozione ereditata dai 3 anni di piombo di Silvia Della Monica

Quando si dice che tutti i nodi vengono al pettine! Lo sa bene, Laera, la nuova vicepresidente alla guida della CAI che si appresta ad un’operazione di trasparenza in un mondo rimasto opaco per lunghi anni. Nero su bianco l’impasse rimborsi ereditato dalle gestioni precedenti e non tardano ad arrivare anche le rimostranze delle famiglie che hanno speso migliaia di euro senza finalizzare l’adozione e che, oggi, chiedono un fondo di garanzia. Un segnale importante per restituire fiducia a chi voglia adottare e segnare un nuovo corso per le adozioni internazionale.

Segue l’articolo de LINKIESTA.IT