Jack è un bellissimo e dolce bambino sudamericano di quasi 9 anni, che si trova in affido da quando ne aveva 3. La sua mamma biologica ha avuto a sua volta una vita molto difficile; le sue scarse risorse cognitive e socio-emotive e l’aver cambiato diversi partner e luoghi hanno fatto sì che Jack crescesse in un ambiente altamente disfunzionale, senza alcuna cura. Le molteplici deprivazioni hanno molto influito sul suo sviluppo integrale. Quando a 3 anni è stato collocato per la prima volta in affido non sapeva ancora parlare, ma si esprimeva a gesti.
Jack ha anche cambiato diverse famiglie affidatarie, all’arrivo in quella attuale ha mostrato problemi di adattamento e difficoltà dal punto di vista relazionale, ma poi è migliorato considerevolmente, riuscendo a creare buoni legami con tutti i membri e anche a scuola.
Jack, oggi, è un bambino socievole e spontaneo, sorridente e molto affettuoso, con due occhi espressivi e profondi che non fanno trasparire tutto ciò che ha vissuto. Fisicamente ed emotivamente mostra un’età inferiore a quella anagrafica.
Jack ha grossi ritardi dal punto di vista cognitivo e scolastico, frequenta la scuola elementare dove ha ripetuto la prima classe, perché ancora non ha imparato a scrivere e leggere, secondo la sua età. Il suo discorso è fluido e coerente, ma presenta qualche difficoltà di pronuncia.
Ha buone competenze psicomotorie sia a livello di motricità fine, sia a livello di motricità grossa. Infatti, gli piace stare all’aria aperta, giocare a pallone, specialmente nel ruolo di portiere e soprattutto gli piace il ballo, per il quale ha un talento eccezionale, inoltre ama dipingere e usare i colori.
Jack è autonomo in tutte le sue attività quotidiane.
Date le sue difficoltà e i suoi vissuti è inserito in un percorso di accompagnamento multidisciplinare.
Jack è consapevole che la famiglia in cui si trova è temporanea e ha espresso il desiderio di averne una definitiva tutta per sé. Speriamo che possano farsi avanti due genitori con tanta pazienza e dedizione da offrire a Jack, perché possa recuperare il suo ritardo globale. Sarà necessario un quadro affettivo entro il quale stabilire norme e limiti, tolleranza alla frustrazione e riconoscimento di ogni piccolo risultato nell’accompagnamento socio-emotivo e nel percorso scolastico. E perché no? Anche una passione per il ballo da condividere con lui!
In associazione è disponibile un video del bambino.