Avvocato del minore. Anche il Garante per l’Infanzia si schiera a favore della proposta di Amici dei Bambini

Un lungo documento di 10 pagine è stato inviato a Parlamento, Governo, Regioni, Comuni, magistratura e addetti ai lavori

La battaglia condotta da Ai.Bi. – Amici dei Bambini e dal suo presidente, Marco Griffini, per l’introduzione della figura dell’avvocato del minore in ogni caso di protezione istituzionale di minorenni, proposta rilanciata anche dal CNF – Consiglio Nazionale Forense, continua a fare breccia nel mondo delle istituzioni. Dopo la mozione parlamentare di Fratelli d’Italia, dopo le dichiarazioni del ministro della Famiglia, Alessandra Locatelli, ora anche il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, la dottoressa Filomena Albano, si è espressa favorevolmente sull’ipotesi.

Lo ha spiegato in un lungo documento di 10 pagine indirizzato a Parlamento, Governo, Regioni, Comuni, magistratura, avvocati, assistenti sociali, psicologi e giornalisti ha fissato alcuni paletti per la riorganizzazione del sistema infanzia, anche a seguito dei fatti di cronaca di Bibbiano, sui quali la garante valuta peraltro un’eventuale costituzione di parte civile.

Punto di partenza per una riforma del settore deve essere la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Occorre garantire – ha spiegato la Garante – tutti i diritti previsti dalla Convenzione: quello a crescere nella famiglia di origine e quello a essere protetti da ogni forma di violenza. In tutti quei casi in cui tali diritti appaiono risultare in conflitto l’equilibrio deve essere dato da procedure chiare, trasparenti e uniformi”.

“Non posso dire – ha inoltre spiegato la dottoressa Albano – che queste raccomandazioni si potranno impedire con certezza nuovi episodi ma ovviamente mi auguro di sì”.