Innanzitutto, vorrei presentarmi. Sono Eduardo, ho 24 anni e, a partire da questo momento, divento membro della squadra di Aibi Bahia in qualità di Operatore del Sostegno a Distanza. Piacere!

Per me è un grande onore poter collaborare con Aibi. Ho conosciuto l’associazione quando ho fatto un Master di Cooperazione e Svillupo in Italia l’anno scorso e ho avuto il piacere di fare un tirocinio nella sede principale di Aibi. Ho potuto conoscere l’arduo lavoro di raccolta fondi attraverso il supporto dei donatori e dei sostenitori che credono al lavoro dell’associazione e che permettono lo sviluppo dei diversi progetti in Brasile. Tutto ciò è stato molto importante per capire il funzionamento di Raccolta fondi e di come vengono trasferiti alle località bisognose, il rapporto con i sostenitori, la promozione e la divulgazione dei soggetti che riguardano l’infanzia e i diritti dei bambini. Tuttavia, non avevo un’idea chiara di come tutto ciò diventasse realtà in termini pratici. Mi chiedevo in che modo i bambini che vedevo nelle foto potessero trarre giovamento, di fatto, dalle donazioni e dai sostegni a distanza.

Oggi, tornato in Brasile, ho potuto conoscere le persone e gli istituti che dalla teoria fanno la pratica. Guardare da vicino le storie di ogni famiglia e le difficoltà dei diversi istituti e dei professionisti nel mantenimento delle attività che contribuscono allo svillupo dei bambini, mi ha fatto capire l’importanza delle risorse fornite dai donatori e dai sostenitori. È una grande soddisfazione e fattore di motivazione vedere che tante famiglie hanno un lieto fine grazie ad un sforzo congiunto. Un processo che inizia con una donazione, passa per diversi professionisti e finisce, ad esempio, nella punta della matita di un bambino in classe!

Certamente, c’è molto da fare. Sappiamo che le difficoltà esistono e che non è facile come sembra. Però, è anche visibile che le condizioni stanno migliorando ed è molto piacevole poter dare un piccolo contributo a questo complesso processo.

Mettiamoci al lavoro!