l mondo associativo e la sua importanza nella Repubblica Moldova

Nella giornata di oggi, nel Giardino Pubblico „Ştefan cel Mare” di Chisinau si svolge la Fiera delle ONG dal generico Conosci l’ONG che ti rappresenta.

L’evento gestito da un’organizzazione attiva in Moldova da qualche anno, si gode la partecipazione di circa 50 ONG del Paese. I presenti all’evento potranno venire a conoscenza dei servizi che le ONG offrono, delle loro missioni, nonché di alcuni contatti utili in caso di eventuale necessità.

Alcune persone intervistate del pubblico presente riconoscono che nonostante abbiano sentito ultimamente sempre più spesso delle ONG, non ne sono molto al corrente con che cosa significa un’ONG e quanto sia utile una missione del genere per la società civile.

Eccovi alcuni pareri, che riportiamo di seguito:
„Delle ONG sento spesso parlare in televisione, ma non me ne sono mai interessata in modo dettagliato”.

“Ho sentito che ci sono varie organizzazioni che offrono assistenza ai bambini malati di diabete, associazioni che si occupano di adozioni a distanza o che aiutano le persone disabili”.

“La missione di un’ONG è quella di fare un bene, di offrire un aiuto alla popolazione”.

I presenti hanno menzionato inoltre, che le attività delle ONG non sono molto visibili, visto che sono poco pubblicizzate e che accetterebbero di donare i soldi alle ONG solo per carità.

I cittadini sono dall’opinione che se un’ONG è poco nota, è solo nel detrimento di se stessa e non anche della popolazione. Probabilmente, esse parlano poco della loro attività e dei risultati,  per convincere la popolazione che sono attivi e che si concentrano di più sul loro lavoro.”

Dall’altra parte, gli organizzatori sono dal parere chenella Repubblica Moldova non si è ancora sviluppata la cultura civica, e che questo si deve anzitutto, all’educazione del periodo sovietico. E poi sono anche le ONG che non sanno ancora molto bene come promuovere la propria immagine; esse non hanno investito né tempo, né risorse in questo campo. Alcune ONG non fanno investimenti nella pubblicità, perché già sono molto coinvolte nel lavoro con i beneficiari diretti e con un certo gruppo, perciò non dispongono di altre risorse umane e/o di tempo per pubblicizzare il loro operato anche fuori questi gruppi diretti con i quali lavorano”, menziona il PR dell’Associazione responsabile dell’evento di oggi.

Lo stesso ha riferito, che un’Organizazione non governativa ha spesso la missione di risolvere problemi comunitari o nazionali, di difendere gli interessi dei cittadini, vuoi che si tratti delle persone disabili, che della gioventù, dell’infanzia, delle madri o anziani.

Di seguito, riportiamo un’intervista realizzata dalla Radio Europa Libera con gli organizzatori dell’evento.

E.L.: Spesso, quando si parla delle ONG, la gente intende quelle organizzazioni che hanno legame con la vita politica. Com’è che quelle ONG che operano al sostegno dell’infanzia, per il combattimento del diabete, oppure promuovono l’accesso all’informazione sono poco visibili, mentre alcune sono proprio costrette a sospendere le attività per mancanza di fondi?


R.T.:
„Si sa che le ONG vivono dei progetti. I fondi che arrivano sono dei sostenitori. Le ONG non cercano fonti di finanziamento e così scompariscono dal mercato del Paese. Un altro problema e che i detti progetti sono attivi per periodi di tempo definiti e quando essi finiscono, le ONG sono costrette a sospendere le attività se non trovano altri fondi.”

Europa Liberă: Dove si sbaglia, in questo caso? Non sembra normale mantenere un’attività solo fin quando esiste un finanziatore. Prima di ritirarsi, un’organizzazione dovrebbe pensarci alla sua situazione ed individuarne altri fondi, vero?

R.T: „Esatto! È proprio qui il problema. Quello che cerchiamo di insegnare alle ONG è di saper lavorare con i cittadini e persino di rappresentare i loro interessi, in modo che gli ultimi facessero delle donazioni e si coinvolgessero nelle attività di volontariato. Insegnamo a loro anche di lavorare di più con le APL (ovvero con le Municipalità, i Consigli Distrettuali oppure, con gli stessi Governi, Ministeri, Parlamento) e sempre di più con gli agenti economici. In tal modo ci sarebbe la possibilità che gli stessi agenti economici sostenessero le attività di un’ONG senza che questa fosse costretta a chiudere in assenza di un finanziatore. Il 95 % del budget che arriva ad alcune ONG proviene da un donatore, cosa che non è di durata.”
E.L.: Parlando delle donazioni che la popolazione dovrebbe fare in favore delle ONG, mi viene in mente un esempio che, in qualche modo, induce confusione quando si parla delle ONG. Per esempio, al concorso che avete organizzato l’anno scorso sulla trasparenza del settore associativo, si sono iscritte solo 19 organizzazioni, mentre di quelle attive ce ne sono ben 2000. Come spiegate questo?


R.T.:
„Purtroppo, non tutti capiscono l’importanza di garantire trasparenza e visibilità, anche se non hanno niente da nascondere, al contrario, sono troppo impegnati a fare il proprio lavoro, perciò dimenticano che oltre a questo, hanno anche l’obbligo di rendere pubblico il loro operato, sia attraverso la pagina web, sia attraverso le pubblicazioni. Per questo motivo abbiamo avuto un numero basso di applicanti. Cero, per scusarsi, molti potrebbero dire che non hanno saputo del concorso o che non abbiamo lasciato abbastanza tempo per l’iscrizione, però dovremmo ammettere che non abbiamo ancora ben sviluppato il senso dell’obbligazione di essere trasparenti. Le ONG sanno di dover essere trasparenti soprattutto, nei confronti dei donatori, però si dimenticano dei cittadini che, di fatti, si interessano del modo in cui sono gestiti i fondi e le attività.”

E.L.: Non è che alcune ONG avrebbero qualcosa da nascondere?

R.T: „C’è  anche questa probabilità, però non siamo entrati nel merito. Abbiano provato invece, ad analizzare che cosa succede quando un’ONG è trasparente, oppure quanto sia trasparente.

Dall’altra parte, le dette strutture manifestano un po’ di paura rispetto alla pubblicazione del budget, questo per non creare domande supplementari, per non trovarsi, un giorno, con dei personaggi a chiedere il perché delle somme troppo alte.

È salutabile l’iniziativa di un noto portale che è al servizio delle ONG, che ha creato una cartella condivisa dei donor e nella quale i finanziatori stessi pubblicano l’informazione rispetto ai progetti che finanziano, le attività ed il Budget.”