Lettere al Direttore: “Il vostro slogan è ‘il diritto di essere figlio’ e ho pensato che questo diritto lo hanno anche i bambini salvati dalle ONG”

Ogni giornale, sito, newsletter, mezzo di informazione… ha alla sua base delle scelte editoriali precise. Discutibili, certo, ma che è giusto siano chiare a chi legge. AiBi News mette al primo posto il diritto dei bambini a essere figli anche in ciò che sceglie di scrivere

Chi segue con più continuità il sito AiBiNews sa che gli argomenti trattati, oltre a tutti quelli specificamente legati all’adozione, l’affido e le varie attività di Ai.Bi., si concentrano sugli argomenti che possono interessare da vicino la vita delle famiglie. Come per ogni giornale, portale o organo di informazione, le notizie riportate sono figlie di una “linea editoriale” che può essere più o meno discutibile, come tutto, ma nella quale chi quotidianamente si occupa di scegliere e di redigere le notizie crede e, soprattutto, tiene a rendere esplicita ai propri lettori. A maggior ragione se tanti di quei lettori sono anche sostenitori di una realtà per la quale la redazione di notizie non è che una delle attività a sostegno della missione fondamentale e identitaria: sostenere e promuovere il diritto di tutti i bambini del mondo di essere figli.
A volte, però, può capitare che le scelte effettuate in termini di comunicazione e di notizie riportate non siano chiare. Per un giornale è la normalità; per il sito di news di un’Associazione dovrebbe esserlo un po’ meno, per questo teniamo a riportare la domanda ricevuta da un attento lettore e la risposta datagli dal direttore di AiBiNews.

Lettera di osservazioni su AiBi News

Sono un recente sostenitore di Ai.Bi.
Vi scrivo perché mi è capitato di accedere al vostro sito web, dove ho notato la sezione AiBi News.
In particolare, ho visto che nelle ultime settimane avete pubblicato diversi articoli in cui è stata data molta enfasi al programma del governo Meloni sul tema della famiglia, nonché un articolo “Una mamma alla guida dell’Italia“, in cui salutate con molto favore la guida del nuovo esecutivo. Ammetto che mi ha colpito che non fossero presenti articoli relativi alla linea del recente governo Meloni sulla chiusura dei porti alle navi delle ONG.
Il vostro slogan è “il diritto di essere figlio” e ho pensato che questo diritto lo hanno anche i bambini salvati dalle ONG, senza contare i bimbi ancora nel grembo delle madri in fuga da Paesi disperati.
Ognuno ha il diritto di avere le proprie idee politiche e la vostra mission è lodevolmente rivolta ai bambini in difficoltà. Nel momento in cui, però, decidete di voler occuparvi di informazione, le notizie e i resoconti che pubblicate in rete, soprattutto in tema di politica, dovrebbero essere completi, senza omissioni. Altrimenti il rischio è di mistificare anziché informare.
Certo che terrete in conto le considerazioni sopra riportate, vi porgo distinti saluti.

 (lettera firmata)

La risposta del direttore di AiBi News

Buongiorno,
innanzitutto grazie per la sua mail: avere un feedback e poter costruire un dialogo con i lettori è sempre una cosa utile che non può che arricchire il nostro lavoro. A maggior ragione se le osservazioni arrivano da un nostro sostenitore, visto che aiutare i bambini abbandonati in Italia e nel mondo è la prima delle nostre missioni.
Rispondendo più nel merito alle sue osservazioni, ci preme sottolineare come Ai.Bi. non si sia mai schierata politicamente con nessun partito, ma abbia evidenziato di volta in volta le iniziative che i vari governi, di qualsiasi “colore”, hanno messo in atto per sostenere i temi a noi più cari. Allo stesso modo non ci siamo mai sottratti, qualsiasi fosse il Governo in carica, a stigmatizzare eventuali comportamenti e decisioni che alla luce della nostra esperienza di oltre 40 anni nel campo dell’adozione, della cooperazione e dell’aiuto ai bambini e le famiglie in difficoltà, ci sono sembrate non idonee all’accoglienza.
L’obiettivo, tanto delle critiche quanto delle segnalazioni positive, è però sempre e solo uno: cercare di far sentire la voce degli ultimi degli ultimi. I minori abbandonati.
In questo senso, è evidente che il tema della denatalità non poteva trovarci indifferenti. Anzi…
Ma anche sull’aspetto che lei esplicitamente evidenzia, non siamo mai rimasti indifferenti: più volte abbiamo parlato di immigrazione, avanzando anche nostre proposte su come migliorare e gestire l’accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati.
Su AiBiNews può trovare diversi articoli in merito. Le incolliamo, sotto, qualche link esemplificativo
https://www.aibi.it/ita/migranti-misna-2022-sfida-accoglienza/
https://www.aibi.it/ita/giornata-memoria-accoglienza-ricordo-strage-lampedusa/
https://www.aibi.it/ita/come-accogliere-in-italia-i-minori-afgani-le-raccomandazioni-del-tavolo-minori-migranti/
https://www.aibi.it/ita/povera-europa-dove-stiamo-andando-la-danimarca-blocca-lingresso-dei-migranti-sul-suo-territorio/
https://www.aibi.it/ita/misna-sono-10-317-quelli-censiti-in-italia-ora-occorre-fare-un-passo-in-avanti-e-valorizzare-lo-strumento-dellaffido/

In passato abbiamo anche lanciato la campagna “Bambini in alto mare” per sensibilizzare l’opinione pubblica al dramma dei Minori Stranieri non Accompagnati, suscitando l’interesse di più di 2 mila famiglie disposte a essere accompagnate all’accoglienza affidataria di un minore straniero non accompagnato.
Purtroppo, poi, nella concreta attuazione del progetto, l’accoglienza si è scontrata con il vero problema dell’immigrazione: la mancanza di una regolamentazione. Nel nostro caso, in particolare, scontiamo la mancanza di una legge sull’affido internazionale. Il ché, naturalmente, non ci ferma, infatti continuiamo l’accoglienza dei misna nelle nostre comunità educative cercando di dare il massimo. Anche se siamo consapevoli che questa non è certo l’accoglienza che solo una famiglia potrebbe dare a questi minori.
Proprio su questo argomento, nelle scorse settimane abbiamo pubblicato un articolo che sollecita l’intervento del nuovo governo a fare qualcosa per colmare questa lacuna. E, sicuramente, non smetteremo di farlo quale che sia il nome e la provenienza politica della persona chiamata a decidere.
Nel rinnovare il grazie per la sua mail, la sua attenzione e il suo sostegno, le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Marco Griffini
Direttore AiBi News