Moldova: verso una genitorialità accogliente

Proseguono le attività con i ragazzi dell’istituto No.3 seguiti nell’ambito del programma di Sostegno a Distanza. Anche se è ancora presto parlare di reintegrazioni familiari vere e proprie, per lo meno sappiamo di andare a passi sicuri verso la meta che vogliamo raggiungere per i nostri bambini.

Lavoriamo pertanto, sia con i beneficiari diretti, che sono i ragazzi istituzionalizzati, che con le loro famiglie, preparandole ad una genitorialita’ accogliente, che si faccia carico della crescita serena dei figli ripresi a casa.

Tant’è vero che, dopo 3 o 4 anni di separazione, è un po’ difficile per un genitore ridiventare mamma o papà, per non parlare di un “papà” che non è mai stato tale…

Le ceste basiche contenenti gli alimenti ed i prodotti igienici, l’abbigliamento e le calzature, i materiali scolastici, l’abbonamento per il trasporto di un genitore che inizia a visitare più spesso il figlio istituzionalizzato sono servizi indispensabili attraverso i quali facciamo un primo passo verso le famiglie, offrendo a loro il nostro supporto, ma che, ovviamente, non bastano se non offriamo anche l’accompagnamento, ovvero quel supporto morale che rafforza la fiducia nelle proprie capacità genitoriali per chi l’ha persa e le fa diventare così una risorsa per i figli.

I veri risultati li sentiamo quando sono i genitori stessi a contattarci e chiedere il nostro supporto per trovare un lavoro, oppure quando chiamano proprio per darci la bella notizia che riguarda la loro assunzione.

Da qui iniziamo a valutare, insieme al genitore, la possibilità di reintegrazione familiare di un bambino istituzionalizzato.

Per essere sicuri che una volta reintegrato, il minore non rischi di nuovo l’istituzionalizzazione e dunque, un secondo abbandono, con i nostri operatori stiamo vicino ai genitori, assistendo questi possibili casi di reintegrazione che, all’inizio avvengono gradualmente (per il sabato e la domenica, o per brevi vacanze) e poi, appena lo permettono le circostanze – si parla finalmente di una reintegrazione definitiva.

Dall’inizio dell’anno siamo riusciti a riunire 3 famiglie dei 51 casi presi in carico, e già si prospettano buone possibilità per altre 17 famiglie che a breve termine potranno riavere i figli a casa.