Natale. Decreto Covid e nuovo DPCM: dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati spostamenti fra regioni

Divieto di raggiungere anche le seconde case e uscire dai confini del proprio comune di residenza nelle giornate del 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio

Niente da fare per chi sperava in un Natale con i parenti: dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà infatti in vigore un blocco degli spostamenti tra regioni (se non per lavoro, salute e “situazioni di necessità”, oltre che per tornare nella propria residenza, domicilio o abitazione) e un divieto di raggiungere le seconde case, mentre sarà vietato addirittura uscire dai confini del proprio comune di residenza nelle giornate del 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio. Queste misure, fortemente contestate da alcuni esponenti dell’esecutivo (l’agenzia ANSA riporta le proteste dei ministri Bellanova e Bonetti, di Italia Viva) sono quelle contenute nel decreto legge Covid appena approvato dal Consiglio dei Ministri, in un riunione caratterizzata, riporta ancora l’ANSA da una “animata discussione“.

“Il nuovo decreto – spiega ancora l’agenzia – di due soli articoli, serve a dare ‘copertura’ (…) alla stretta natalizia. Permette a Conte di firmare un DPCM che duri fino a 50 giorni (ora il limite è 30) e quindi di fissare la scadenza del decreto in vigore dal 4 dicembre anche oltre l’Epifania (tra le ipotesi c’è quella del 15 gennaio). Ma soprattutto, consente misure più rigide nelle festività a prescindere dal ‘colore’ delle Regioni”. Colore che potrebbe cambiare per molti territori, dato che venerdì il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà le nuove ordinanze sulla base dei dati forniti dal monitoraggio settimanale, che registrano cali dei contagi un po’ ovunque.

Natale e nuovo DPCM, le prime reazioni dalle regioni

Oltre che a una parte della maggioranza di Governo, tuttavia, le misure non sono piaciute neanche ad alcuni governatori regionali, con i quali si discuterà nelle prossime ore sulle “situazioni di necessità”. Michele Emiliano (Puglia), in un’intervista tv, e poi Giovanni Toti (Liguria) sui social, hanno criticato la scelta di “chiudere” i comuni: “Non c’è buonsenso ma non senso – ha scritto Toti – se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei”.

Una certezza, al momento, riguarda le scuole. Nel DPCM che Conte firmerà in serata sarà previsto lo stop alle lezioni in presenza per tutte le scuole superiori fino al prossimo 7 gennaio.