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Gran Bretagna. La famiglia più numerosa al mondo? Ha ben 19 figli…e tanto amore

In questi giorni in cui la famiglia è al centro dell’attenzione soprattutto mediatica, fa di sicuro “notizia” la storia della famiglia più numerosa al mondo.  Si trova in Gran Bretagna e ha ben 18 figli. E continua ad allargarsi. Sue e Noel Radford, rispettivamente 40 e 45 anni, sono infatti in attesa del loro 19esimo figlio e si dicono molto emozionati per il nuovo arrivo. Il loro impegno e la tenacia vengono ‘celebrati’ dai tabloid del Regno e sono già entrati nel Guinnes dei Primati a livello mondiale, per la famiglia più numerosa d’Inghilterra: quasi 19 figli e tanto amore.

Stepchild, una battaglia per soli 529 casi

Le persone, certo, non sono numeri. Ma le cifre aiutano a mettere qualche punto fermo. E soprattutto a definire la platea di riferimento della stepchild adoption, più o meno temperata che sia. Dati precisi di bambini che potrebbero essere interessati alle ‘novità’ del ddl Cirinnà non ce ne sono.

Roma. 26 gennaio. Griffini (Ai.Bi.) “Da nessuna parte ed in nessun Paese esiste il diritto a diventare genitori, ma il diritto di essere figlio”

L’interesse degli adulti o il diritto dei bambini abbandonati? Sgomberiamo subito il campo da un errore ‘ideologico’ venuto alla ribalta con le recenti esternazioni del presidente della Camera On. Laura Boldrini. Quando si parla di adozione, si fa riferimento a bambini abbandonati, cioè a minori che nati da una mamma, sono stati da questa – o da entrambi i genitori – abbandonati di fatto o privati, da un giudice, della patria potestà, e quindi abbandonati giuridicamente”. Lo ha detto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., Amici dei Bambini, che ha preso parte alla conferenza stampa “C’è il diritto di un figlio e non il diritto a un figlio” che si è svolta il 26 gennaio 2016 alle 17, nella sala Nassirya  del Senato della Repubblica a Roma.

Adozione internazionale. Colombia: “Dov’è mamma? Dov’è papà?” gridavano eccitati Juan e Pablo mentre salivano le scale

“Dove è mamma? Dove è papà?” gridavano tutti eccitati Juan e Pablo mentre salivano le scale per raggiungere il luogo di incontro con i genitori Nadia e Gianluigi, volati in Colombia da Pradalunga, in provincia di Bergamo. I bambini arrivavano da una località della periferia di Bogotà dove avevano vissuto in una casa famiglia prima di tornare a essere figli, lo scorso mese di giugno. “Loro due sono sempre stati molto uniti  – racconta la mamma – e che questo è stato un fattore determinante nell’adozione, perché non fossero separati”.

Cortei arcobaleno. L’Ai.Bi.: ma ci sono milioni di coppie senza figli

Crescono le adesioni al Family Day convocato il 30 gennaio a Roma. Tra queste c’è quella dell’Ai.Bi., l’Associazione Amici dei Bambini che denuncia: “la politica sembra preoccuparsi del presunto diritto di poche persone ad avere un figlio a tutti costi, piuttosto che di quello di milioni di bambini abbandonati che potrebbero essere accolti in tante famiglie desiderose di adottarli”.

Roma, 27 gennaio. “Adozioni e unioni civili: contraddizioni e paradossi di una disciplina ignorata”: politica e società civile a confronto

Siamo di fronte a un “increscioso capovolgimento culturale e antropologico” in cui le adozioni gay sono considerate nell’interesse del bambino. Ignorando quindi che non sussiste alcun diritto di due persone dello stesso sesso a essere genitori, mentre è “inderogabilmente e normativamente sancito il diritto del minore ad avere una mamma e un papà”.