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Cosa posso fare per i migranti?

In attesa di capire quale sarà la risposta europea sulla questione dei migranti, è bene sapere che chiunque può dare il proprio contributo. Come? Rivolgendosi alle associazioni che danno supporto e chiedono donazioni per sostenere i profughi; impegnandosi in prima persona tramite il volontariato; cercando di adottare un bambino a distanza o di ricorrere all’istituto dell’affido.

Un anno in più, frequenza elastica e insegnante di riferimento: ecco la scuola più vicina ai bambini adottati

Tra pochi giorni inizia la scuola e con questa arrivano tante novità. Alcune riguardano proprio i bambini adottati. La “buona scuola” prevede, infatti, l’applicazione delle Linee di indirizzo per favorire il loro inserimento scolastico. Un grande successo per le famiglie adottive che, in questi anni, si sono spese per superare gli ostacoli all’integrazione dei loro bambini.

Posso far togliere la patria potestà al mio ex compagno e cambiare il nome a mio figlio?

Il mio ex compagno, peruviano, padre del mio bambino ha riconosciuto nostro figlio alla nascita, ma ha reso impossibile la mia vita e del nostro piccolo, a furia di litigi e violenze. Non ha mai voluto lavorare e dopo qualche tempo ha cominciato a disinteressarsi al bambino.Nel frattempo ho saputo che è tornato in Perù. Ora vorrei togliergli la patria potestà e cambiare il nome a mio figlio, dandogli il mio. Posso farlo? Risponde l’Ufficio legale di Ai.Bi.

Emergenza Profughi. Germania e Austria la nuova Terra Promessa.

Germania e Austria sono la nuova Terra Promessa per migliaia di profughi che vedono nei due Paesi la porta d’accesso per la libertà e una vita dignitosa lontana da fame, disperazione e povertà.  Una speranza che viene accolta, è proprio il caso di dirlo, dai cittadini stessi che, non solo, non respingono trincerandosi in inumani atteggiamenti di chiusura mentale e fisica delle frontiere, ma anzi vanno concretamente incontro ai migranti.

Venezuela. Bambini strappati ai genitori, deportazioni in Colombia e case segnate per essere demolite.

Altre frontiere, altre espulsioni, altri bambini che soffrono: nella zona di confine tra Venezuela e Colombia quasi 300 minori sono rimasti da soli dopo le deportazioni ordinate da Caracas del padre o della madre, in qualche caso di entrambi, in territorio colombiano. Scene di quotidiana disperazionebambini separati dai genitori, distruzione di abitazioni, aggressioni fisiche contro chi deve abbandonare il Venezuela.

Il mio sogno? È già tanto essere qui, in salvo

Se gli chiedi quale sia il suo sogno ora che è in Italia, Aboubacar ti guarda, quasi sorpreso da quella domanda: «Il mio sogno l’ho già realizzato quasi per intero: essere qui, in salvo, con mia moglie che aspetta un bambino».  A raccontare le storie dei due profughi, ospiti del Centro di accoglienza di Ai.Bi. , La Tenda di Abramo, è Vita.it.

Quel reclamo di due mamme gay: “La bimba è nera”

Due “mamme” gay fanno causa alla banca del seme perchè una delle due  è stata fecondata con lo sperma sbagliato e invece di un a bimba “caucasica” è nata una bimba dalla pelle scura. Ecco che la nascita di un figlio diventa a tutti gli effetti oggetto di una compravendita con tanto di “richiesta di risarcimento danni”, qualora il bambino non soddisfi pienamente le aspettative.