Per presentare domanda per la seconda adozione è necessario che la prima sia già stata trascritta in Italia?

Buongiorno,

vi scrivo per chiedervi un chiarimento su una questione un po’ “tecnica”. Tra poche settimane io e mia moglie partiremo alla volta della Russia per il terzo e ultimo viaggio previsto dal nostro iter adottivo. Dopo di che, il bambino che stiamo adottando sarà a tutti gli effetti nostro figlio. L’esperienza dell’adozione è stata fantastica e le procedure si sono svolte fortunatamente senza intoppi e in tempi relativamente veloci, contrariamente a quanto spesso di sente dire.

Avendo visitato l’istituto in cui vive il nostro futuro figlio, è nato immediatamente in noi il desiderio di salvare il più presto possibile dall’abbandono almeno un altro dei bambini che vivono lì. In questo modo potremmo anche dare un fratellino o una sorellina a nostro figlio. Appena terminata questa prima adozione, vorremmo quindi presentare subito la domanda per la seconda.

Qui sta il mio dubbio: so che la trascrizione in Italia delle adozioni realizzate all’estero non è sempre immediata. Nonostante questo, non vorremmo comunque perdere molto tempo. È possibile presentare la domanda per la seconda adozione prima che sia trascritta in Italia la prima adozione?

Grazie per i chiarimenti,

Enrico

 

cbernicchi-fotoBuongiorno Enrico.

È del tutto naturale che, in una coppia che ha vissuto positivamente la sua prima adozione, nasca il desiderio di dare un fratellino o una sorellina al proprio figlio. In tal caso, quindi, considerato anche che i tempi dell’adozione internazionale in genere non sono brevissimi, è comprensibile che si cerchi di accelerare le procedure. Una possibile “strategia” potrebbe essere proprio quella di presentare il più presto possibile la domanda per la seconda  adozione.

A questo proposito, la legge non prevede che debba trascorrere un determinato periodo di tempo tra la trascrizione della prima adozione e la presentazione di una seconda domanda. I tempi di trascrizione, tuttavia, possono variare, anche di parecchio, da un Tribunale per i Minorenni all’altro. Talvolta essa avviene in tempi rapidissimi, mentre in altri casi la procedura va maggiormente per le lunghe.

Nonostante non vi siano paletti imposti dalla legge, inoltre, alcuni Tribunali hanno deciso di indicare un periodo minimo che deve intercorrere dall’adozione del primo figlio alla data a partire dalla quale è possibile presentare la seconda domanda. La ratio di questa decisione sta nella duplice intenzione di favorire delle seconde adozioni più consapevoli e di permettere al primo figlio di inserirsi serenamente nella famiglia adottiva, prima dell’arrivo di un fratello o una sorella.

È da tenere presente, infine, anche un altro aspetto. Dopo la prima adozione, la coppia adottiva è seguita per almeno un anno dai Servizi sociali, su disposizione del Tribunale per i Minorenni competente. Nella prassi quindi si consiglia di fare passare almeno 12 mesi dall’ingresso in Italia del primo figlio adottivo prima di presentare la domanda per una seconda adozione.

Un caro saluto,

 

Cinzia Bernicchi

Consulente di Ai.Bi.