Siria. Come è possibile mantenere una famiglia con 4$ al giorno?

Mentre ad Idlib il costo dei prodotti di consumo sono in aumento, grazie ai progetti di autosostentamento portati avanti da Ai.Bi. le donne capofamiglia hanno visto crescere le proprie entrate

Le famiglie siriane ogni giorno devono lottare contro fame e povertà, per riuscire a far crescere i propri figli ed andare avanti dignitosamente.
Ad incidere sulle loro condizioni economiche è anche la svalutazione in corso della lira turca rispetto al dollaro USA, che ha influito sulla situazione economica generale e sulle condizioni dei lavoratori giornalieri nella Siria nordoccidentale, che continuano ad essere pagati in lire turche con salari fissi e bassi, nonostante i sostanziali aumenti dei prezzi, in particolare quelli dei beni di consumo quotidiano e del carburante.

A raccontarlo è il web magazine Enab Baladi che riporta in un articolo anche il punto di vista di alcuni giovani lavoratori come Khaled al-Khatib, 28 anni.

Khaled al-Khatib, vive nella città di Idlib, racconta il web magazine e nonostante lavori nell’ambito delle costruzioni, per molte ore ogni giorno, deve lottare per assicurarsi una vita dignitosa, con un reddito giornaliero di 40 lire turche (TL = 4 USD), nella migliore delle ipotesi.

Al-Khatib inizia il suo lavoro nelle prime ore del mattino e finisce a tarda notte. Tanto impegno per una paga davvero misera: “I datori di lavoro e gli appaltatori stanno sfruttando il numero crescente di giovani disoccupati”, racconta.

La povertà e le esigenze finanziarie, racconta Al-Khatib, costringono i giovani ad accettare qualsiasi tipologia di salario. Il giovane denuncia al web magazine, anche la decisione dei commercianti e del governo siriano di salvezza (SSG) a Idlib e nelle sue campagne, di aumentare il costo dei prodotti di consumo e i prezzi del carburante ogni volta che la lira turca scende di valore rispetto al dollaro USA, mentre i salari dei lavoratori rimangono sempre gli stessi.

Al-Alloush, che produce il pane Saj (una focaccia comune nei paesi del Levante) nella città di Harem nel nord di Idlib, ha dichiarato al Enab Baladi: “Da quando la lira siriana è stata sostituita dalla valuta turca più di un anno fa, i nostri salari sono diventati insufficienti e sono appena abbastanza per comprare cibo per le nostre famiglie”.

Al-Alloush guadagna 30 lire turche al giorno, e ciò gli impedisce di acquistare alcune verdure, i cui prezzi hanno visto negli ultimi tempi un sostanziale aumento. Il deprezzamento della lira turca rispetto al dollaro USA ha sottolineato l’uomo, sulle pagine del web magazine, nelle ultime settimane ha fatto raddoppiare i prezzi a Idlib senza alcun aumento dei salari dei lavoratori, che non sono in linea con orari di lavoro lunghi e costi della vita elevati.

Le famiglie siriane hanno bisogno del nostro aiuto!

Ai.Bi. assieme al suo partner Kids Paradise, è sempre al fianco della popolazione siriana per portare avanti numerosi progetti a sostegno dei minori e delle loro famiglie. Uno di questi, riguarda proprio l’autosostentamento delle donne capofamiglia, realizzato grazie alla produzione di ortaggi e prodotti caseari derivati dall’allevamento.

Grazie ai prodotti coltivati nelle serre e a quelli derivati dall’allevamento, le beneficiarie del progetto di Ai.Bi. sono infatti riuscite ad incrementare vendite ed introiti. Leggi qui la news.

Tanto è stato fatto ma ancora molto c’è da fare!

Il successo del progetto ci spinge a continuare sulla strada intrapresa, sempre con l’aiuto di tutti coloro che, da lontano, hanno deciso e continueranno a decidere di fornire il loro appoggio ed il loro contributo, attraverso una donazione libera oppure, per dare continuità al proprio sostegno, con un’Adozione a Distanza di 25 euro al mese, per i bambini e le famiglie della Siria.