Ucraina. C’è il lockdown? Venite a festeggiare il Natale con noi: la vostra “Kutia” è pronta!

Oggi è Natale! Un Natale differente dagli altri. Più intimo, più raccolto, da trascorrere nelle nostre case, dove ripensare all’importanza delle gioie familiari. Degli affetti più cari… ma chi una famiglia non ce l’ha?

Come celebrano la nascita di Gesù le famiglie e i bambini degli altri Paesi dove Ai.Bi. collabora per portare amore e sostegno ai minori soli e abbandonati?

La magia del Natale in Ucraina

Mettetevi comodi sul divano e venite con noi a conoscere, la magia dell’atmosfera natalizia che si respira in Ucraina, dove Amici dei Bambini è presente al fianco dei 180 minori ospiti dell’Istituto Volodarka.

La magia del Natale raccontata degli operatori di Ai.Bi.

 Voglio condividere con voi tutta la gioia legata alla festa di Natale, fonte di energia e di amore immenso per la nascita di Gesù e per l’unione e la sinergia che si crea nel celebrare assieme la Sua venuta al mondo.

Per noi, in Ucraina, il Natale è prima di tutto una festa che riunisce tutta famiglia, per ritrovare la pace e moltiplicare la gioia e l’abbondanza!

Nonostante in Ucraina il Natale si festeggi, in base al vecchio calendario, il 6 e il 7 gennaio, i preparativi prendono il via già agli inizi di dicembre.

I bambini cominciano a sognare i regali che vorrebbero ricevere e pensano a cosa poter donare di piacevole ai loro parenti: mamme, papà, nonni, zii e fratelli.

Le mamme preparano il menù per la cena della vigilia e invitano i parenti. I papà pensano a procurare l’albero di Natale e i regali.

 I preparativi per la festa sono bellissimi e gioiosi!

In Ucraina non si festeggia solo il Natale. Da metà dicembre, infatti, iniziano tutta una serie di feste e riti speciali che prendono il nome di Zymovi sviatky.

 Si parte il 13 dicembre, con la festa di San Andrea, dove nella tradizione, le giovani donne cucinavano il Kalyta, un pane tondo con un buco al centro e si termina con il “Vecchio Anno Nuovo” nella notte tra il 13 e il 14 Gennaio.

Prima di Natale si osservano 40 giorni di “penitenza”. Il primo pasto natalizio si organizza la sera del 6 Gennaio. Durante tutto il giorno, si beve solo acqua, fino alla cena detta di Sviatvecir. Appena la prima stella diventa visibile in cielo, tutta la famiglia si riunisce attorno alla tavola, sulla quale sono disposti 12 piatti “ di magro”, in onore dei 12 apostoli.

La cena inizia con l’accensione di una candela e con la lettura del “Padre nostro” da parte del capo famiglia, poi, terminata la preghiera, benedice il pasto e invita i commensali a mangiare.

La portata principale della cena della vigilia è la Kutia: una pappa di frumento arricchita con semi di papavero, uva secca, noci e miele. Ogni elemento del pasto rappresenta la gratitudine per quello che abbiamo ricevuto ed un invito all’abbondanza per l’anno che verrà. Ogni membro della famiglia deve assaggiare almeno un cucchiaio di ogni piatto, ma non finire nessuna pietanza e lasciare i residui della cena sul tavolo fino alla mattina successiva.

 L’importanza dei canti tradizionali

Non può dirsi celebrato il Natale senza i tipici canti tradizionali, i Koliadka, che intonano in giro i bambini riuniti in gruppetti, andando da una casa all’ altra e portando la bella notizia della nascita del Gesù, ricevendo in cambio dolci e soldi.

Ma per chi una famiglia non ce l’ha o non ce l’ha più ?… Tutto questo rimane un “bel” sogno, ma che forse un giorno si realizzerà: oggi è il Natale della speranza!