Mese: Marzo 2016

Adozioni RDC. Gravi accuse lanciate dalla vicepresidente CAI “Qualcuno non aveva interesse a che il Congo sbloccasse le adozioni”

Qualcuno non avrebbe avuto interesse allo sblocco delle adozioni dal Congo. Un ente  sarebbe sotto inchiesta. Ci sarebbe in atto una campagna mediatica contro l’operato della Cai. Silvia Della Monica (Presidente della stessa Commissione di cui è vicepresidente…) rilascia un’intervista a Controradio, la radio fiorentina diventata ormai nei fatti la sua “portavoce” ufficiale  con la classica tecnica del “dico e non dico”. E come le volte precedenti, si tratta di strali che rimangono sospesi nel vuoto senza essere “corredati” da ulteriori (ma fondamentali) elementi.

Marocco, l’unione fa la forza… contro l’abbandono

Ai.Bi. chiama a raccolta le principali associazioni marocchine impegnate nella protezione dell’infanzia e nella difesa dei diritti fondamentali, in un Paese in cui ogni giorno vengono abbandonati 24 bambini. Grazie a un finanziamento del ministero degli Affari Esteri italiano, per i prossimi 2 anni questo collettivo potrà analizzare il fenomeno delle madri sole e dei minori senza protezione familiare, ponendo le basi per una svolta legislativa e nell’opinione pubblica sulla piaga dell‘abbandono

Ma in Italia ci sono ancora gli orfanotrofi?

Gli orfanotrofi non ci sono più, sono stati chiusi a fine 2006, in base alla legge 149 del 2000. In base a questa norma, se un minore viene privato della famiglia d’origine deve essere collocato solo temporaneamente in comunità educative e al più presto in un’altra famiglia, o in affido o in adozione (in Italia sono da 900 a 1.100 i bimbi dati in adozione ogni anno).

Russia. “Dalla scheda sembrava che il bambino avesse di tutto, ma Aleksey era già nostro figlio: e il futuro ci ha dato ragione”.

Si possono attraversare momenti difficili ma vorrei che passasse questo concetto – dice mamma Fanny – : è tuo figlio che ti dà la mano con lo zainetto sulle spalle e decide di uscire dall’istituto. E’ lui che ha chiuso una porta e ha potuto aprire un portone.  Mettendo il suo visino tra le mani, mi ha detto:  ‘Portami a casa”.

Siria. Dal Libano alla Grecia, dove per l’accoglienza non c’è più posto. Milioni di siriani non vogliono cadere nella trappola dell’emigrazione: aiutarli ora è possibile

Sostegno a distanza Siria – “Ci prendono e ci lasciano senza cibo e senz’acqua per giorni”. È la voce di migliaia di migranti bloccati nel limbo: non sono più a casa loro e non possono proseguire il loro viaggio verso l’Europa. L’emigrazione, la fuga dal loro Paese, si è trasformata in una trappola. Così come per le migliaia di profughi ammassati nei campi di raccolta in Grecia o in Libano. Tra loro tantissimi siriani che all’estero hanno trovato una disperazione forse addirittura peggiore di quella lasciata in patria. Dove, se è vero che da 5 anni si combatte una guerra che pare interminabile, è anche vero che ci sono le loro radici: la base da cui ricominciare.

Milano. Al Teatro Carcano solidarietà e cultura vanno di pari passo: sconti esclusivi per i sostenitori di Ai.Bi

Solidarietà e cultura binomio vincente:  il Teatro Carcano di Milano si schiera al fianco dei bambini. Non solo con spettacoli concepiti ad hoc e a loro destinati, ma supportando le attività di Ai.Bi., Amici dei Bambini, mettendosi dalla parte dei più deboli e fragili: i bambini abbandonati nel mondo in cerca di una casa e di una famiglia che li accolga.  Fino  al 15 maggio 2016 il Teatro Carcano di Milano e Ai.Bi. hanno, infatti, sottoscritto una convezione speciale per te.

Il pianto dei 30mila in attesa di famiglia

Quanti sono i bimbi italiani soli? Migliaia, probabilmente, ma sono stime, perché manca una banca dati. E non si sa neppure quanti siano i piccoli stranieri e quanti vengano “restituiti”. Allora che fare? “Basta, subito una riforma” chiede Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini.