Aveva solo il 30% delle possibilità di sopravvivenza, ma le note del mio violino l’hanno salvata: ora Molly vive per la musica

La meravigliosa storia delle violiniste Daniela Carabellese e della figlia Molly: “Ho rinunciato all’interruzione di gravidanza e ho scelto di cullarla circondandola di musica e di armonia fin da dentro “la pancia”

 Maria Serena Salvemini è una talentuosa violinista ed una ragazza speciale, non solo perché custodisce in sé un grande talento per la musica, ma soprattutto per la sua sensibilità e per il grande amore che Daniela Carabellese, sua mamma, anch’essa violinista, ha per lei. Una forza che l’ha portata, fin da quando la piccola Maria Serena (Molly) era nel suo grembo a combattere per la sua bambina, con speranza e fiducia, anche quando la scienza pronosticava per lei solo il 30% di possibilità di sopravvivenza.

La mia è una storia che comincia come tante altre – racconta Daniela ad Aibinews – una gravidanza desiderata, io ero felicissima e tutto sembrava andare per il meglio. Al quinto mese, al momento dell’ecografia morfologica, ero serena, tranquilla: mi sentivo bene ed erano già diverse settimane che sentivo la bambina muoversi dentro di me. Quel pomeriggio avevo la visita medica e subito dopo le prove d’orchestra, IV sinfonia di Brahms”.

Ma ecco che durante la visita, arriva un’inaspettata doccia fredda. Il medico non riesce a visualizzare lo stomaco della piccola Molly. L’unica opzione per Daniela sembra essere quella di sottoporsi ad un aborto terapeutico. La bambina non avrebbe potuto sopravvivere dopo la nascita in quelle condizioni.

Daniela non si arrende e dopo ulteriori esami, finalmente, giunge ad una diagnosi certa, che accende una fiammella di speranza: la sua Molly lo stomaco ce l’ha, ma presenta una gravissima malformazione, un’ernia diaframmatica, a causa della quale gli organi addominali sono passati nel torace. La situazione è davvero molto seria, ma è possibile operare, anche se le possibilità di sopravvivenza sono davvero minime, solo il 30%.

Naturalmente ho rinunciato all’interruzione di gravidanza – racconta Daniela- ho scelto l’équipe dell’Ospedale del Bambino Gesù, guidata da un medico eccezionale, Piero Bagolan. A Roma mi sono state prospettate tutte le eventualità negative: la possibilità che insorgessero patologie gravissime legate anche alle controindicazioni delle cure, o che la bambina fosse sorda. C’era il 70% di possibilità di morte e il 30% di possibilità di vita”.

La coraggiosa mamma non ha dubbi. Si aggrappa a quella seppur minima possibilità di vita, un appiglio sufficiente. nel frattempo, continua a cullare la sua bambina circondandola di armonia, custodendola nel suo grembo e accarezzandola con le note del suo violino, mentre la dolcezza della musica si diffonde attorno e dentro di lei.

Molly è stata operata a due giorni dalla nascita: i medici hanno riposizionato gli organi interni e hanno chiuso il diaframma. L’operazione è riuscita”.

Daniela ha scelto la via del coraggio e quella della “speranza”.

Ha scelto di cullare sua figlia, circondandola di musica e di armonia fin da dentro “la pancia”, intessendo la trama di quel legame speciale che le unisce da sempre.

L’ho sentita muoversi dentro di me sin dalle prime settimane di gravidanza – racconta la violinista- Comunicavo con lei attraverso la musica. Durante la gravidanza non ho mai smesso di suonare e lei partecipava, con evidenti reazioni. La musica è stata fondamentale quando ci siamo viste per la prima volta. Appena mi hanno dimessa dalla clinica sono corsa all’ospedale Bambino Gesù. Avevo portato un piccolo lettore cd con la registrazione del V concerto Brandeburghese di Bach che a lei piaceva tanto. E su questa musica Molly ha aperto gli occhi per la prima volta nella sua vita.”

 Molly è una creatura fatta di amore e di musica. Molly è nata per la musica e con la musica. Dopo aver vinto la sua battaglia per la vita è divenuta una violinista di grande talento. Daniela racconta come la sua bambina sembri in qualche modo predestinata a seguire proprio quella strada.  “Cammino per altro non facile – spiega- che necessita di grande disciplina e sacrifici.  Un pomeriggio prima di un concerto di premiazione di un concorso, aveva solo 5 anni, mi ha detto: “Mamma, io sono la musica” sono rimasta senza parole…

 Oggi Maria Serena Salvemini è un’adolescente che deve lottare purtroppo ancora con i suoi problemi di salute e che, racconta Daniela Carabellese: “deve affrontare un mondo incredibilmente complesso, il liceo, il conservatorio, gli amici, i primi amori. La musica occupa un posto di rilievo nella sua vita, si allena per 4/5 ore al giorno con grande disciplina e sogna di diventare una concertista famosa, di poter girare il mondo con il suo violino e conoscere sempre più persone”.

 Viene da pensare se non sia stata proprio la musica, la bellezza, l’armonia che la sua mamma le ha trasmesso, mentre la custodiva in grembo, ad aver contribuito a formare la meravigliosa ragazza che è oggi.

Daniela ce ne dà conferma: “Molly è una ragazza di grande sensibilità, con una grande empatia che le permette di entrare subito in contatto con gli altri senza bisogno di parole. Penso che sia una delle sue migliori qualità, sicuramente legata all’apprendimento della musica come lingua madre; infatti, Molly ha cominciato a suonare prima ancora di parlare”.

 Bisogna avere speranza, coraggio e fede

E a tutte quelle mamme che portano in grembo un figlio e che vivendo una situazione di difficoltà sono indecise sulla scelta da intraprendere, noi speriamo che la meravigliosa storia di Molly possa infondere speranza e fiducia nella vita:

Penso che ogni mamma che vive una situazione di difficoltà – spiega Daniela- vada incoraggiata a seguire il proprio istinto a non arrendersi di fronte agli ostacoli e ad avere coraggio e fede.

 Nel mio caso una forza misteriosa ha guidato i miei passi e Molly mi ha dato il coraggio di ascoltarla e di seguirla…”.