Il conflitto che sta devastando l’Ucraina continua a far crescere il numero delle vittime innocenti. Ecco il terrificante bilancio delle vite spezzate di bambini che non hanno mai conosciuto la guerra fino a quando non ha bussato alla loro porta

Nella cruenta guerra che continua a dilaniare l’Ucraina, le vittime innocenti non conoscono età né compassione.
E l’orrore di questo conflitto infinito si manifesta crudelmente sui volti dei bambini ucraini, i cui destini sono spezzati dagli interessi degli uomini.

L’orrore nei numeri

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore Generale d’Ucraina al 29 marzo, il conteggio tragico di vite perdute si è ulteriormente ampliato, portando il numero dei bambini uccisi a 537, mentre altri 1269 sono stati feriti. Questi numeri rappresentano solo i casi confermati, e il loro significato si perde nel dolore e nella sofferenza che si diffondono attraverso le regioni martoriate.

Le regioni più colpite

Le statistiche delineano un quadro straziante delle perdite subite da diverse aree dell’Ucraina.
Donetsk, con 524 bambini vittime del conflitto, rimane uno dei principali epicentri del dolore, seguito da Kharkiv con 338, Kherson con 149 e Kyiv con 130. Le cifre si susseguono, tracciando una mappa funesta della devastazione: Dnipro con 122, Mykolaiv con 101, Zaporizzhia con 100, Chernihiv con 72 e Lugansk con 67.
Questi non sono solo numeri freddi su un foglio di carta, ma sono le vite spezzate di bambini che non hanno mai conosciuto la guerra fino a quando non ha bussato alla loro porta.

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

Serve ancora il sostegno di tutti per venire incontro ai tanti bisogni delle donne, mamme e famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.