Israele. Vaccino Pfizer contro variante Delta efficace solo al 64%. Si pensa alla 3 dose

Nonostante i maggiori contagi, non sono aumentati allo stesso modo i ricoveri, verso i quali il vaccino dimostra un’efficacia comunque del 93% segno che la protezione contro le conseguenze peggiori della malattia rimane molto alta

Che la lotta contro il coronavirus fosse tutt’altro che vinta si sapeva già. Ora, da Israele, arriva la notizia che l’arma principale che abbiamo in mano, quella dei vaccini, al momento non è ancora così decisiva da poter vincere la guerra.

Israele. Vaccino efficace per scongiurare casi gravi

La notizia fa particolarmente rumore perché arriva dal Paese che più velocemente di tutti gli altri era riuscito a immunizzare la gran parte della popolazione, puntando con decisione sul vaccino Pfizer – Biontech. Inizialmente, i dati raccolti indicavano un’efficacia vicina al 95%. Oggi, però, alla luce delle nuove varianti che si stanno diffondendo non solo in Israele ma in tutto il mondo, il Ministero della Salute ha rielaborato i dati e ricalcolato l’efficacia del vaccino al 64%.

Nel Paese le restrizioni sono state in buona parte cancellate già dal 5 giugno e, dopo soli pochi giorni, i nuovi contagi hanno mostrato che l’efficacia del vaccino era scesa, appunto, di 30 punti percentuali, con il 55% dei nuovi casi registrati tra le persone vaccinate.
Le notizie, però, non sono del tutto negative, perché nonostante i maggiori contagi, non sono aumentati allo stesso modo i ricoveri, verso i quali il vaccino dimostra un’efficacia comunque del 93% (in precedenza era del 98,2%), segno che la protezione contro le conseguenze peggiori della malattia rimane molto alta.

Israele. Vaccino efficace, ma tornano alcune restrizioni

I nuovi dati hanno portato il Governo a reintrodurre l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine negli spazi pubblici e sta valutando se rimettere in vigore anche una qualche forma di distanziamento. Oltre alla probabilità di consigliare una terza dose di vaccino per ripristinare quella percentuale di efficacia che garantirebbe, alla lunga, l’immunità di gregge.