Marocco. Posso sostenere l’istituto che ospita il bambino che ho adottato a distanza?

Buongiorno Ai.Bi.,

da circa 7 anni ho un “figlio a distanza” in Marocco grazie al vostro programma di Adozione a Distanza. Con Youssef ho stretto un rapporto di profondo e sincero affetto: ho vissuto la gioia di conoscerlo di persona due anni fa, quando mi sono recato a Rabat, gioia che rivivo ogni qual volta ricevo una sua lettera, una sua foto o aggiornamenti su di lui. Sento ora il desiderio di aumentare questo mio impegno a favore dei bambini in difficoltà che voi seguite grazie ai vostri progetti in giro per il mondo. Prima di concretizzare il mio desiderio, ho però bisogno di un consiglio: è possibile sostenere il centro in cui vive Youssef o le due forme di sostegno sono tra loro incompatibili? Se non fosse possibile, in quale realtà mi consigliereste di destinare il mio aiuto?
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.
Grazie
Mario

Caro Mario,

mi permetta di rivolgerle un doppio ringraziamento: per la continuità del suo sostegno, che prosegue ormai da diversi anni, al fianco di un bambino abbandonato a cui sta regalando affetto e sicurezza, e per la sua dichiarata intenzione di aumentare questo suo impegno a favore dell’infanzia più fragile.

Venendo alle sue domande, le posso assicurare che non esiste alcuna forma di incompatibilità tra l’Adozione e il Sostegno a distanza.

Avendo adottato a distanza un bambino di un certo Paese, può tranquillamente decidere di attivare un sostegno a distanza per la comunità in cui quel bambino vive oppure una seconda adozione a distanza a favore di un minore sostenuto dalla stessa comunità. Allo stesso modo, può rivolgere il suo contributo a un altro bambino o un’altra comunità di un Paese diverso.

Qualsiasi strada lei decida di intraprendere, le ricordiamo che la quota mensile prevista per l’adozione a distanza ammonta a 50 euro, mentre per il sostegno a distanza è di 25 euro. Nel caso in cui scelga la prima strada, al momento le consiglierei di pensare all’Adozione a Distanza in Kenya, Marocco, Repubblica Democratica del Congo o Ghana: sono queste, infatti, le realtà che hanno maggiore bisogno di essere sostenute.

Attendiamo con gioia la sua scelta.

A presto,

Carlotta Pacione
Ufficio Sostegno e Adozione a distanza di Ai.Bi.