Risultati di ricerca per "rimborsi Spese Adozioni"

Le 6 proposte di 27 enti autorizzati e 33 associazioni familiari per salvare l’adozione internazionale

Nei giorni scorsi 27 enti autorizzati più il Careun coordinamento che riunisce 33 associazioni familiari, hanno chiesto a Matteo Renzi un “intervento risolutore” per salvare il modello italiano delle adozioni internazionali, che rischia di “scomparire”: sono 60mila famiglie che parlano a una sola voce. Ora, certi che l’adozione sia “un’avventura meravigliosa”, hanno individuato sei proposte per superare la crisi, senza aspettare una riforma, perché l’Italia torni ad essere “un modello di eccellenza”. Riportiamo la versione integrale dell’articolo pubblicato da Vita l’1 aprile.

Perché in Italia è così difficile adottare un bambino

«E’ un primo passo importante, ma non basta». Dopo il via libera alla legge sulle unioni civili, la senatrice Monica Cirinnà ha annunciato l’intenzione del governo di rivedere le norme sulle adozioni. Non solo per permettere la step child adoption (la possibilità di riconoscere il figlio del partner), ma per migliorare un percorso che, oggi, è talmente pieno di ostacoli da far perdere la speranza a migliaia di aspiranti genitori: secondo i dati del dipartimento per la giustizia minorile, solo 1 coppia su 4 “ce la fa” e il numero delle famiglie disponibili ad accogliere un bambino è in sensibile calo. Vediamo perché.

 

Gandolfini: “Per annullare la deriva antidemocratica in corso l’unica risposta è un ‘no’ alla riforma costituzionale”. Un esempio? Nell’adozione internazionale la democrazia non c’è già più da 2 anni

Se in un Parlamento con due Camere il disegno di legge sulle unioni civili rischia di passare senza il minimo dibattito parlamentare, come è già successo al Senato, che cosa potrà mai succedere quando, una volta approvata la riforma costituzionale ideata dal governo, la Camera legislativa sarà una sola e l’esecutivo potrà contare su una maggioranza bulgara? È questo il punto centrale del botta e risposta di questi giorni tra il premier Matteo Renzi e il portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” Massimo Gandolfini.

CAI ente fantasma. Scagliusi (M5S): “Renzi intervenga per rimuovere i responsabili. O l’immobilità dell’adozione internazionale è dovuta proprio a lui?”

La Commissione Adozioni Internazionali continua a non comunicare nulla alle famiglie, mentre di firmare la lettera di garanzia necessaria per sbloccare le adozioni in Bielorussia si è occupato direttamente il premier Renzi. Il deputato del Movimento 5 Stelle Emanuele Scagliusi interviene sulla questione.

Pagamenti in nero: perché la CAI non obbliga gli enti a certificare i bilanci?

Sono un’aspirante madre adottiva. Ho letto con interesse la notizia del protocollo firmato dalla Commissione per le adozioni internazionali con l’arma dei Carabinieri. Tuttavia ho un dubbio: se l’obiettivo fosse davvero la trasparenza, perché la Cai non obbliga semplicemente gli enti autorizzati a certificare i bilanci? Risponde Antonio Crinò, Direttore generale di Ai.Bi

8° Rapporto CRC. “Adozione internazionale nel caos: nessun dato, Cai paralizzata, fondi inesistenti, verifiche non attuate, poche coppie adottive, decine di interpellanze”

L’adozione internazionale in Italia è un concentrato di problemi che sta facendo drammaticamente appassire quello che, fino a qualche anno fa, era il fiore all’occhiello del nostro Paese. Per rimediare a questa situazione le istituzioni sono chiamate  a intervenire presto e in modo deciso, soprattutto alla luce del fatto che a questa crisi concorrono anche le molteplici disfunzioni della principale istituzione del settore, la Commissione Adozioni Internazionali. È quanto emerge dall’8° Rapporto di monitoraggio del Gruppo CRC (Child Rights Connect), che comprende 90 associazioni che operano per la tutela dell’infanzia.

Gigli (Per l’Italia): “Per uscire dalla profonda crisi dell’adozione internazionale serve un interlocutore politico che si relazioni con gli enti autorizzati”

Un sistema tariffario calmierato per le famiglie accoglienti, più fondi pubblici per l’adozione internazionale e soprattutto un interlocutore politico che si relazioni con gli enti autorizzati. Queste alcune delle richieste al governo formulate dall’onorevole Gian Luigi Gigli, del gruppo “Per l’Italia – Centro Democratico”, nel corso della sua replica alla risposta fornita dal ministro Boschi all’interrogazione presentata dallo stesso Gigli durante il Question Time di mercoledì 22 aprile alla Camera dei Deputati.

Arriva il bonus bebè: 960 euro all’anno per chi adotta dal 1° gennaio. E per qualcuno l’assegno raddoppia

In una legge di Stabilità che di certo non fa  molto per sostenere la famiglia, una delle poche novità a supporto della politica demografica del nostro Paese è il bonus bebè. La misura prevede un assegno da 960 euro all’anno per le coppie con un Isee non superiore ai 25mila euro che mettono al mondo un figlio o adottano un bambino.