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In Nepal le adozioni si rimettono in moto con la nomina del Ministro Ojha

Nel Governo nepalese sono stati nominati dodici Ministri, tra cui il Ministro delle Donne, dell’Infanzia e del Welfare Sarbadev Ojha. Si tratta di una novità importante per il sistema adozioni nepalese. Dopo la crisi di Governo e gli avvicendamenti politici degli ultimi mesi, era attesa con grande trepidazione la nomina del Ministro delle Donne, ovvero dell’organismo competente in materia di adozioni.

Tribunale Roma: la vita del feto vale come quella del figlio

Dal Tribunale civile di Roma arriva una pronuncia senza precedenti, che per la prima volta equipara completamente il danno per la morte di un nascituro a quello per la perdita di un figlio nato. Con una sentenza dello scorso luglio, il Tribunale di Roma “ha condannato l’Ospedale Villa San Pietro a risarcire una donna giunta alla trentunesima settimana di gravidanza, che è stata assistita con grave ritardo dopo il ricovero.

Spagna: un aborto ogni quattro minuti

La Spagna è il Paese dell’Unione Europea dove si è registrato il maggior aumento di aborti negli ultimi dieci anni. Lo ha denunciato l’Instituto de Politica Familiar e lo ha riportato ieri il quotidiano “Avvenire”. I dati diffusi dall’istituto rivelano un incremento costante delle interruzioni di gravidanza dal 1997 al 2007. Se dodici anni fa il numero di bimbi non nati era di 49mila, nel 2007 è diventato di oltre 112mila.

Ciao Teresa: il saluto di Ai.Bi. al Presidente di Emergency

E’ scomparsa ieri a Milano, dopo una lunga malattia, la presidente e fondatrice di Emergency, Teresa Sarti, moglie di Gino Strada, medico fondatore dell’organizzazione umanitaria. Ai.Bi. partecipa commossa al dolore di Gino e della figlia Cecilia Strada per la scomparsa di Teresa, una donna che ha combattuto per tutta la sua vita al fianco delle persone più vulnerabili, indifese e bisognose.

L’Uruguay apre le adozioni ai gay

L’Uruguay è il primo Paese sudamericano ad avere una legge che permetterà l’adozione di bambini anche alle coppie omosessuali. La Camera dei deputati ha approvato alcune modifiche alla legge sulle adozioni, aprendo le adozioni alle coppie dello steso sesso. Sul tema l’associazione ha pubblicato il libro “Voglio una mamma e un papà” in cui le autrici spiegano i motivi per cui un bambino abbandonato ha bisogno di una mamma e un papà.

Decreti di idoneità razzisti: all’esame del Csm

Il 5 agosto 2009 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha comunicato ad Ai.Bi. che la denuncia dell’associazione in merito ai decreti di idoneità razzisti è attualmente in esame al Consiglio Superiore della Magistratura per le valutazioni di competenza. Il 12 giugno 2009 il Tribunale per i Minorenni di Catania aveva emesso un decreto di idoneità a una coppia, indicandola “non disponibile ad accogliere bambini di pelle scura o diversa da quella tipica europea”.

Salvador “riconosce” il diritto alla famiglia

Finalmente anche il Salvador ha una legge per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza. L’assemblea legislativa del Paese sudamericano ha approvato all’unanimità, il 27 marzo 2009, la prima norma che sancisce nello specifico i diritti dell’infanzia. Il diritto alla famiglia è uno dei principali diritti riconosciuti dalla nuova legge. Nel testo […]

Ospiti in casa d’altri: dove sono finiti i cattolici in politica?

“Qualcuno dei nostri lettori, o meglio visitatori – così sono definiti coloro che entrano nel nostro sito – potrebbero domandarsi perché mai Ai.Bi. dovrebbe occuparsi di politica.   Già in passato avevamo avuto modo di sottolineare come un movimento di famiglie adottive e affidatarie quale è AiBi, radicato nella missione di […]

Filippine, allarme tratta di minori

Le autorità di Manila hanno lanciato un allarme: sarebbero centinaia i minori vittime di tratta. In un’intervista al quotidiano locale “Manila Times”, Rafael Tinio, direttore dell’Autorità centrale per le adozioni (Inter Country Adoption Board – ICAB) ha espresso grande preoccupazione per i casi di coppie straniere che avrebbero adottato minori filippini dopo aver ottenuto la residenza nel Paese e, in un secondo momento, li avrebbero portati con sé all’estero con un visto turistico per evitare il controllo delle autorità.