Ucraina. BAMBINIXLAPACE. Bambini sfollati: i sogni di Tonia

Tonia, 15 anni, di Kherson, sfollata con la mamma a Volodarka, grazie al progetto “Adotta a distanza i bambini dell’Ucraina” può vivere i suoi momenti di svago e di normalità nella speranza che finisca al più presto questa orribile guerra

Antonina ha 15 anni. È una bambina ucraina, di Kherson, città che fino a ieri era occupata e ha la sindrome di Down. Antonina va a scuola e ha mille passioni: balla, partecipa a vari festival creativi, ama disegnare, scattare foto ed è un membro del team creativo “Good Angels“. Tonia, questo il suo diminutivo, ha partecipato a due progetti fotografici “Beauty without Limits” e “Strong in Spirit“, in cui i partecipanti hanno posato insieme ad agenti di polizia, soldati, medici, olimpionici e paralimpici. Posare davanti ad una telecamera, sfilare, dice Yulia, sua madre, è ciò che piace fare di più alla ragazza.

Dietro il successo della ragazza c’è il lavoro meticoloso di sua madre. È lei che la sostiene nei suoi hobby. “Sai – racconta- quando un bambino fa qualcosa, è necessario sostenerlo, e un bambino speciale lo è ancora di più”.

Yulia è un esempio di come sostenere una figlia e di come aiutarla a credere in se stessa. Perché l’amore senza confini di una madre rende una ragazza felice e sicura di sé.

La madre di Tonia racconta che la ragazza sogna di viaggiare, sposare un marinaio e lavorare in polizia: le ha detto: “Mamma, da grande lavorerò in polizia. Arresterò i criminali e farò loro le multe“.

Seguirò le sue aspirazioni– racconta Julia –se vuole imparare un mestiere lo faccia. Se non vuole, non insisterò. Lo stato psico-emotivo di mia figlia è più importante che ricevere un’istruzione nella nostra società”.

Lontano dalla propria casa e dai propri affetti

Con l’inizio delle ostilità, Antonina e sua madre si sono trasferite nel villaggio di Biliivka, nella comunità di Volodarka. Il papà è rimasto in territorio occupato. Con il trasloco Antonina non ha perso il suo dinamismo, si interessa di tutto, comunica apertamente ed è pronta per nuovi incontri.

Noi del team di Ai.Bi., abbiamo saputo della famiglia di Tonia dal capo dei servizi per i minori di Volodarka.

Dopo aver contattato la madre di Tonia e messi a conoscenza dei loro bisogni, grazie al progetto #BAMBINIXLAPACE ci siamo offerti di andare da lei e di comprare ciò di cui avevano bisogno in quel momento.

La famiglia non ha una macchina propria e le corse degli autobus sono limitate, ci sono solo la mattina.

Julia è stata davvero felice del nostro aiuto. Desiderava davvero molto venire al villaggio di Volodarka con Antonina. Portare sua figlia al parco, passeggiare per la città e comprare dei vestiti, per permettere alla ragazza di comunicare con persone nuove.

Così, ci siamo incontrate una mattina. Purtroppo nel villaggio non c’era la luce e per acquistare qualche abito abbiamo dovuto attendere 40 minuti e quando le luci si sono accese, siamo entrati di nuovo in negozio. Antonina ha provato i vestiti con piacere e ha scelto quello che le piaceva di più.

Un piccolo momento di svago e di normalità che per una bambina come Antonina e per la sua mamma, vogliono dire davvero molto, lontane dalla propria casa, dai propri affetti, nella speranza che finisca al più presto questa orribile guerra.

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