Mese: Marzo 2016

Siria: bene i corridoi umanitari ma troppi pochi i progetti per aiutare chi tenta di non scappare

Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale ha elogiato i corridoi umanitari perché salvano la vita a chi riesce a scappare dalla miseria e dalla tragedia della guerra. E gli altri? Perché ci sono tanti, troppi altri che non riescono neanche a mettere un piede fuori dalla propria casa o rifugio di fortuna. Per loro, tra i campi profughi, tra le tende di fortuna c’è Ai.Bi ogni giorno a distribuire ceste alimentari e a fornire assistenza medica e scolastica.

Gaia Amaral, “Oggi regaliamo una mimosa ad una donna della Siria: è un segno di speranza e ne hanno veramente bisogno”

“L’8 marzo da’ la possibilità a tutti di regalare una mimosa virtuale per aiutare le donne e mamme siriane vittime della guerra. E’ un aiuto concreto per la sopravvivenza di queste donne e dei loro bambini. Fai anche tu come me : dona una mimosa virtuale con Ai.Bi. Grazie ”. A lanciare questo invito a tutte le donne italiane è Gaia Amaral, nuova testimonial di Amici dei Bambini che in occasione dell’8 marzo, Festa della donna, sposa la mission dell’Associazione attiva in Siria con progetti di cooperazione e di sostegno a distanza a favore della popolazione. Clicca qui per vedere il video.

Il cinema aiuta a sognare: per i giovani marocchini questo sogno è già realtà

Grazie al finanziamento della Regione Emilia Romagna e alla collaborazione con i partner locali, Ai.Bi. ha permesso a 24 giovani vulnerabili delle periferie marocchine di entrare nel magico mondo del cinema dalla porta principale: il Film Festival di Tangeri, la più importante kermesse cinematografica africana. Altre decine di ragazzi in uscita dagli orfanotrofi hanno invece trovato una possibilità di formazione e di inserimento professionale nei settori delle costruzioni, del turismo, della ristorazione e della bellezza. Per saperne di più, leggi la news.

Cina. Marzia e Francesco Lepore: “La nostra bambina è stata trovata in una culla termica, estremo gesto di rispetto per la vita. Così Sara Ning è rinata come figlia”

Sara Ning oggi ha 18 mesi e dal 19 dicembre del 2015 vive in Italia, in un mondo fatto di amore e di certezze per il futuro. Quelle certezze rappresentate da mamma Marzia, papà Francesco e la loro bella e calda casa di Fiumicino, alle porte di Roma. Sono i coniugi Lepore, che hanno attraversato il mondo per dare a Sara Ning quello che le mancava: una famiglia.

Torino. Alle 3 di notte squilla il campanello: sulla porta una bambina di poco più di un anno ma con tanto bisogno di accoglienza

Nel cuore della notte, quando ormai le luci di casa sono spente e i bambini dovrebbero essere a dormire il cellulare di servizio della Casa Famiglia “Il Sorriso” inizia a suonare: un numero privato, la voce di un operatore che avvisa che una bimba di poco più di un anno – attualmente collocata presso un ospedale – ha bisogno della cure di una famiglia.

Adozioni, i veri nodi da sciogliere

Fino a pochi giorni fa per la politica italiana non c’era nulla di più importante delle unioni civili. Urgente, urgente, urgente approvare la legge, stepchild adoption compresa. Poi, vista l’impossibilità dell’obiettivo massimalista, altrettanto urgente portare a casa comunque un risultato positivo, pur senza stepchild. Ora in testa agli obiettivi del governo è balzata la legge sulle adozioni.

Il mondo dei social insorge. “Perché i bambini comperati sono stati fatti entrare in Italia?” “Ora vanno restituiti ai Paesi di origine” “Shock tra i ragazzi adottati”

Le pesanti dichiarazioni al sapore di accuse della vicepresidente della CAI, Silvia Della Monica, non sono passate inosservate neanche al popolo dei social che insorge “Perché i bambini comperati sono stati fatti entrare in Italia?”, “Ora vanno restituiti ai Paesi di origine”. E soprattutto si chiede chiarezza e trasparenza e non semplici proclami. Ma dalla Cai tutto tace.