Allarme giocattoli. I bambini rimarranno senza regali a Natale?

Grant: “Il mio consiglio è: non appena i genitori sanno cosa vogliono comprare ai loro figli o cosa i loro figli vogliono, se lo vedete, compratelo”

Scarsità di alcune materie prime, chiusura dei porti, in particolare cinesi, aumento esponenziale del costo dei container, sui quali viaggia la maggioranza delle merci mondiali. Babbo Natale, quest’anno avrà serie difficoltà a recuperare tutti i giocattoli desiderati dai bambini nelle loro letterine.

magazzini che in questo periodo dell’anno iniziano ad essere pieni per rispondere alla domanda natalizia non lo sono come di consueto ed alcuni giocattoli non è detto che riescano ad arrivare in tempo per essere regalati a Natale o nelle quantità necessarie per tutti.

Sembra la trama di un film, protagonista un cattivissimo Grinch pronto a scombinare i piani delle famiglie italiane durante le festività natalizie.

Il fatto è che molti dei giocattoli più desiderati non sono prodotti in Italia, lo stesso Cicciobello, protagonista dei sogni dell’infanzia da più di 60 anni e ancora desiderato dai tecnologici bimbi del 2021, è realizzato in Cina. “Noi vorremmo produrre in Italia – rivela Enrico Preziosi fondatore della Giochi Preziosi, in una video intervista al TgR Lombardia Vorremmo dare posti di lavoro agli italiani, però occorre sicuramente un supporto da parte del governo”.

Allarme giocattoli. Costo elevato dei container tra le cause principali del ritardo

La pandemia non ha solo inferto un duro colpo alla situazione sanitaria mondiale. Anche l’economia ne ha particolarmente risentito. In Cina, Paese dove molti dei giocattoli sono prodotti, la pandemia ha causato il blocco dei terminal portuali. Nel mese di agosto, osservava l’Huffington Post, a causa di un contagio da coronavirus, ad esempio la Cina aveva chiuso il terminal di Ningbo, il terzo porto più grande al mondo, dando vita a ritardi e all’innalzamento vertiginoso dei prezzi per le spedizioni verso Europa e Stati Uniti.

I bambini a Natale non rimarranno senza giocattoli ma…

Insomma, sarebbe forse il caso di seguire il consiglio offerto sulla pagina dell’Observer (come riportato dal Guardian) da Gary Grant, fondatore dei negozi di giocattoli The Entertainer per non ritrovarsi a Natale senza il giocattolo più ambito voluto da tutti i bambini: “Non voglio essere allarmista ma posso dire che ci sarà più caccia alle cose a Natale di quanto non ci sia stato per un buon numero di anni. Il mio consiglio è: non appena i genitori sanno cosa vogliono comprare ai loro figli o cosa i loro figli vogliono, se lo vedete, compratelo. Compratelo e nascondetelo per evitare la delusione”.

Non ci sarà mai un negozio di giocattoli senza giocattoli a Natale – spiega Grant –ma non è questo il punto. I bambini non vogliono un giocattolo qualsiasi, vogliono proprio ‘quel’ giocattolo. Pertanto, sarà più complicato questo Natale garantire la disponibilità di tutti i giocattoli. I problemi che ci troviamo ad affrontare non si risolveranno in un batter d’occhio, sicuramente non prima di Natale. Il nodo dei trasporti andrà avanti ancora per un anno”.