Che cosa è cambiato con la nuova legge per l’affido dei minori stranieri non accompagnati?

Buongiorno.

In questi giorni sto seguendo un corso informativo sull’affido famigliare organizzato dalla Ulss della mia città. Il corso è finalizzato all’inserimento dei partecipanti in una lista di disponibilità all’affido con cui si intende fare fronte alle necessità legate alle situazioni di disagio locale. Coloro che verranno inseriti in questa lista, pertanto, potranno accogliere in affido un minore proveniente da una famiglia della zona.

Nel corso degli incontri non è stata fornita invece alcuna informazione sull’affido dei minori stranieri non accompagnati giunti in Italia come migranti. Io sarei interessata anche a questa possibilità, ma mi sto rendendo conto che è molti difficile trovare riferimenti in merito. Ho saputo che ultimamente è cambiata la legge in materia, ma non so molto di più. Potreste darmi qualche ragguaglio? Che cosa mi consigliate di fare?

Grazie

Angela

 

MORETTIGentile Angela,

il corso informativo sull’affido famigliare che sta seguendo presso la sua Ulss di riferimento è sicuramente prezioso. Tuttavia le caratteristiche dei minori stranieri non accompagnati differiscono, in alcuni casi anche molto, dalle necessità dei bambini e dei ragazzini provenienti da famiglie residenti in Italia e normalmente collocati in affido.

Pertanto il mio consiglio è quello di rivolgersi alla sua Ulss anche per quanto riguarda la possibilità di prendere in affido un giovanissimo migrante giunto da solo nel nostro Paese, ampliando la disponibilità all’accoglienza. Molto dipenderà poi dalla situazione del suo territorio: se il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati è presente e come viene affrontato.

Le confermo che di recente il Parlamento ha approvato definitivamente la legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Tra le misure previste, vi è anche la promozione dell’affido famigliare come strada prioritaria di accoglienza rispetto alle strutture.

Fino a oggi, infatti, la maggioranza dei minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia veniva collocata nei grandi centri di accoglienza dove si trovavano anche gli adulti e dove si venivano a creare condizioni di promiscuità e di sovraffollamento. Con la conseguenza che un gran numero di questi ragazzi finiva per essere reclutato dalla criminalità organizzata, diventava vittima di abusi o faceva perdere le proprie tracce rischiando di finire ugualmente nel tunnel dell’illegalità. Un’altra parte dei ragazzini sbarcati veniva invece collocata nelle comunità per minori, dove certamente l’accoglienza era più idonea alle necessità dei ragazzini, ma in cui mancava sempre l’apporto fondamentale di una famiglia. Ora la nuova legge dà il via libera all’affido famigliare come forma di accoglienza prioritaria. Entro i prossimi 3 mesi, inoltre, sempre secondo quanto previsto dalla legge, ogni Tribunale per i Minorenni dovrà istituire un elenco di volontari disponibili ad assumere la tutela dei minori stranieri non accompagnati. Infine, per tutte le famiglie interessate, è importante sapere che la legge recentemente approvata istituisce anche misure specifiche per favorire l’inserimento scolastico e l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale dei migranti minorenni.

Per altre informazioni, può contattarmi direttamente al mio indirizzo e-mail: diego.moretti@aibi.it

Cordiali saluti,

 

Diego Moretti

Responsabile nazionale progetto Bambini in Alto Mare di Ai.Bi.