Coronavirus in Cina. Quali effetti sull’adozione internazionale?

Intervista a Marco Betelli, referente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini nella Repubblica Popolare Cinese

Il caso del Coronavirus cinese, scoppiato a Wuhan, città della provincia dello Hubei, sta monopolizzando l’attenzione dei grandi media. Ma che impatto sta avendo questa situazione sulle tante coppie interessate da un iter di adozione internazionale in Cina? E quali i rischi per i minori abbandonati ospiti negli istituti e i bambini accolti nella “Casa Vittorino Colombo” sostenuta da Ai.Bi. – Amici dei Bambini a Xi’an? E quali sulle attività di Ai.Bi. in generale?

“Nei prossimi giorni – spiega Marco Betelli, referente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini in Cinanon sono previste partenze di coppie adottive ci sono coppie in programma. Due famiglie che sarebbero partite il 1° marzo per incontrare il proprio figlio molto verosimilmente vorranno rimandare la partenza se la situazione dovesse rimanere immutata o peggiorare, sicuramente la decisione giusta in questo momento. Peraltro il CCCWA, l’autorità centrale cinese per le adozioni, ha comunicato di sospendere i viaggi nell’immediato. Teniamo sempre presente che si tratta di una situazione in costante evoluzione per la quale quello che è vero oggi potrebbe non esserlo domani, e nella quale vengono adottati nuovi accorgimenti ogni giorno. Le famiglie abbinate non devono preoccuparsi e avere pazienza, questo tra l’altro è anche un periodo di festività, appena il CCCWA sarà operativo immagino darà delle direttive e spiegherà se i viaggi sono riaperti e se le tempistiche all’interno delle quali le coppie devono obbligatoriamente recarsi in Cina ad adottare saranno prolungate o meno. Ad oggi non ci sono comunicazioni ufficiali in merito”.

“Per quanto riguarda i bambini della “Casa di Accoglienza Vittorino Colombo” – prosegue Betelli – sono chiusi in casa con le tate, direi che sono al sicuro. Qua c’è si grande preoccupazione, ma devo dire che i media occidentali stanno dando un quadro della situazione ancora più apocalittico di quanto sia in realtà. Le città vuote, i negozi chiusi, le strade deserte…chiunque conosca la Cina sa che in questi 10 giorni dell’anno è sempre così, sempre: le città si svuotano perché tutti tornano al paese d’origine per passare il capodanno in famiglia. Il vero punto interrogativo è semmai cosa succederà quando queste persone torneranno nelle grandi città, causando un rimescolamento incredibile nel quale i controlli e la rete di prevenzione che è stata messa in atto sarà messa a dura prova. A Pechino, e in generale nelle altre città al di fuori di Wuhan, i casi sono stati pochissimi, la gente comune continua con la propria vita adottando le misure di sicurezza consigliate dalle autorità, come indossare mascherine ed evitare posti sovraffollati”.

Peraltro, proprio con Ai.Bi. una coppia ha appena fatto il proprio rientro da un viaggio in Cina, da cui è tornata con la propria bimba. “La coppia è felicissima – spiega Betelli – e l’adozione è andata meravigliosamente, la bimba è molto estroversa e si è attaccata subito a entrambi i genitori. Gli ultimi giorni sono coincisi con i primi giorni di paura per il virus, ma sono stati lucidi e sereni e hanno continuato a visitare la città senza farsi troppo condizionare”.