Kenya. Le vittime invisibili del Coronavirus: la violenza domestica su ragazze e bambine in aumento

Ai.Bi. in prima linea nel Paese a fianco dell’infanzia in difficoltà nel mezzo dell’emergenza sanitaria. Perché l’#Accoglienzanonsiferma

In Kenya il Coronavirus sta generando delle vittime invisibili. Sono bambine, ragazze e donne vittime di violenza domestica. Se il Governo keniano, imitando l’esempio di molti altri Paesi in tutto il mondo, ha adottato strette misure per contenere il propagarsi del Covid-19, queste misure, per quanto necessarie, hanno degli effetti particolari sulle donne e sulle ragazze, aumentando il rischio di violenze di genere. Il Consiglio Nazionale sull’amministrazione della Giustizia ha constatato un’impennata delle offese sessuali in molte parti del Kenya. E in alcuni casi i colpevoli sono famigliari o parenti, tutori o persone che vivono con le vittime.

Sul totale dei reati che, in questo periodo, vengono compiuti nel Paese, quelli di violenza domestica ai danni di donne incidono in maniera significativa in termini percentuali. Il 35,8 per cento dei reati denunciati da quanto le misure restrittive sono state instaurate (coprifuoco e chiusura delle scuole) sono infatti reati di abusi e violenze sessuali su donne e ragazze. A Nairobi, la capitale, si trova la percentuale maggiore.

Questa situazione avviene in un contesto in cui, come in gran parte dei Paesi dell’africa sub sahariana, la condizione delle ragazze è caratterizzata da barriere all’istruzione che poi generano disparità e inequalità sociali di genere. Le scuole oltre ad offrire alle ragazze l’istruzione di cui hanno diritto, garantiscono loro protezione da pratiche come matrimoni e abusi sessuali o violenze domestiche che portano a gravidanze precoci e nella maggior parte dei casi alla fine della carriera scolastica.

Le vittime invisibili del Coronavirus in Kenya. Ai.Bi. in prima linea a fianco dei bambini

In prima linea per l’emergenza Coronavirus in Kenya c’è anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini, a fianco dell’infanzia vulnerabile in questa fase difficile. Con una donazione in favore della campagna #Accoglienzanonsiferma, attraverso la quale sono acquistati presidi medico-sanitari negli istituti per l’infanzia nei Paesi in cui Ai.Bi. opera in Africa, America Latina e Asia oltre a campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori, potrai contribuire in prima persona a fornire un supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti più vulnerabili.

Non stare a guardare. Dona subito: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/