Elettrodomestici. Niente più “spia rossa” dello standby: risparmi per 530 milioni di euro

La Commissione Europea ha previsto un più stretto regolamento sulle modalità di standby delle apparecchiature elettroniche. Obiettivo: limitare il consumo di corrente. Con le nuove norme, finirebbero nell’atmosfera 1,36 milioni di tonnellate in meno di Co2 all’anno

Tra i vari consigli che vengono dati per risparmiare energia in casa è uno di quelli che generalmente fa più sorridere: spegnere gli elettrodomestici “completamente”. Ovvero: in modo che si spenga anche la spia rossa di standby che molto spesso rimane accesa anche con l’elettrodomestico “spento”.
Certo, rimane vero che per il singolo utente le “spie rosse” non incidono più di tanto, ma bisogna considerare che messe tutte insieme, invece, provocano un dispendio energetico non indifferente. Il fatto è che, se per alcune televisioni, per esempio, la spia dello stand by, che rimane accesa quando si spegne la Tv con il telecomando, si può far sparire chiudendo con il bottone presente sull’apparecchio, altri elettrodomestici questa possibilità non la prevedono proprio e finché rimangono attaccati alla corrente, anche da “spenti” continuano a consumare.

Con le nuove norme sugli standby, risparmi per 530 milioni di euro

Nascono da questa considerazione i nuovi requisiti che la Commissione Europea ha deciso di adottare e a cui tutti i produttori di elettrodomestici dovranno adeguarsi nel giro di due anni. Tenendo conto del progresso tecnologico e dell’evoluzione del mercato che ha visto il moltiplicarsi di apparecchi con alimentazione esterna a bassa tensione (si pensi ai router per il wi-fi, ai modem, ecc.) la Commissione ha deciso di mettere mano alle norme di progettazione, ferme dal 2013, prevedendo una riduzione dei consumi che viene stimata, entro il 2030, in 4 TWh all’anno. Come sottolinea Libero Quotidiano, si tratta di un consumo che è il doppio di quello dell’intera Malta e che porterebbe a risparmiare 1,36 milioni di tonnellate di Co2.
Come accennato, per i singoli utenti il risparmio non sarà così tangibile, ma nell’insieme, secondo le previsioni della Commissione, verranno comunque risparmiati 530 milioni di euro da qui al 2030.
Le nuove indicazioni prevedono anche una comunicazione più chiara e accessibile ai consumatori relativamente ai consumi di energia dei nuovi apparecchi anche quando sono in modalità standby, quando sono spenti, quando sono in standby ma rimangono in rete, nonché sui tempi necessari a ogni apparecchio per raggiungere automaticamente una di queste modalità.