Lotta al Covid: il 90% dei nuovi ricoverati non sono vaccinati o non hanno terminato il ciclo delle due dosi

I numeri sono ormai inequivocabili: la stragrande maggioranza di chi si ammala di Covid (e ancor più di chi finisce in ospedale) è non vaccinata. Eppure tanti ancora rimangono contrari ai vaccini

Ormai le conferme non si contano più: i contagi risalgono, ok, ma a venire colpiti, specialmente in maniera grave, sono nella grande maggioranza dei casi i non vaccinati! Peccato che nemmeno davanti all’evidenza dei numeri i no-vax più convinti cambieranno idea. Anche su questo, ormai di conferme se ne sono avute abbastanza.

Nuovi ricoverati: 8 su 10 sono tra i non completamente vaccinati

A riferire i nuovi numeri dei contagi e le percentuali dei non vaccinati colpiti è un articolo del Corriere della Sera, che sottolinea come, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, dal 21 giugno al 4 luglio i pazienti ricoverati siano stati 941. Di questi, 89 erano vaccinati con una sola dose, 80 con entrambe e ben 772 non vaccinati.
Ancor più netta la differenza nelle terapie intensive: 94 ingressi nel periodo di riferimento, 4 completamente vaccinati, 10 con una sola dose, 80 senza copertura.

Il Corriere riporta anche i racconti dei medici, che hanno provato a chiedere alle persone ricoverate, senza vaccino, il perché della decisione di non farlo. Generalmente prevale la sottovalutazione del rischio, più che il rifiuto di principio: persone che uscivano poco, vedevano poche persone e, per questo, pensavano di essere al sicuro senza bisogno di fare il vaccino. Oppure c’è chi, più giovane, pensa di non correre rischi anche se si ammala o chi, ancora, pensa che il virus sia ormai sconfitto e non serva più “mettersi in corpo della roba”.

Pensiero quanto mai sbagliato, perché la variante Delta ha una contagiosità nettamente maggiore del virus originario e il pericolo di finire in ospedale, anche per i più giovani, è molto concreto. Certo, anche chi è completamente coperto con doppia dose di vaccino qualcosa rischia, ma si sapeva (nessun vaccino ha un’efficacia del 100%) e, comunque, le sue probabilità di contrarre una forma grave di malattia sono infinitamente minori.

Come convincere i no-vax? L’arma dei… nipoti

Per quanto frustrante, dunque, l’unica strada è quella di convincere gli scettici a vaccinarsi.
Anche negli Stati Uniti si sono interrogati su come fare: i giornalisti di una rivista, in particolare, hanno provato a interrogare le persone più anziane che inizialmente non volevano vaccinarsi ma, alla fine, hanno capitolato. A convincerli non sono stati i numeri né le spiegazioni scientifiche, quando le “minacce” dei figli che, se non si fossero vaccinati, per il loro bene non avrebbero più potuto vedere i nipoti. Che l’arma dei rapporti familiari sia più efficace delle imposizioni di legge?