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Nepal. A 7 mesi dal terremoto è ancora emergenza: “Ogni notte mi raggomitolo su una tavola di legno con mio marito, i due bambini e mia sorella più piccola”.

A quasi 7 mesi da quel terribile 25 aprile, come vivono i nepalesi? Sono tornati nelle loro case? Hanno alloggi caldi e confortevoli? I bambini vanno a scuola? Hanno accesso ad acqua corrente pulita e al sicuro da infezioni e contaminazioni?  No, niente di tutto questo. La situazione delle vittime del terremoto a sei mesi da quel terribile giorno continua ad essere drammatica, ma sembra che non faccia più notizia e al di là di alcune testate on line straniere, i media italiani ne parlano sempre meno.

Aprirsi al dono di un bambino abbandonato senza avere paura del domani

Le Letture della XXXIII e ultima domenica del Tempo Ordinario ci parlano del tempo della fine, delle ultime cose. Realtà che spaventano l’essere umano che ormai preferisce non fermarsi a riflettere su di esse. Ma non le deve temere se si affida davvero a Gesù, Colui che ha donato la propria vita per garantire  la Salvezza a chi ha scelto il bene.

E’ voglia di adozione internazionale: l’accoglienza si fa strada tra incontri, seminari e desiderio di famiglia

E’ voglia di adozione. A dimostrarlo sono non solo le coppie che si rivolgono sempre più frequentemente ad associazioni, gruppi di famiglie ed enti per chiedere informazioni, “sbirciare” e  cominciare a respirare l’aria di accoglienza. Ma, per fortuna, sembra esserci anche un risveglio e una maggiore attenzione anche da parte di enti pubblici e privati che  organizzano eventi, seminari, incontri e convegni proprio con la finalità di rispondere alle curiosità delle coppie “principianti”, alle perplessità delle più timide e/o per supportare quelle che ha già preso il “coraggio” in mano e stanno intraprendendo il lungo e avventuroso iter dell’adozione. 

“Quanti sono i minori fuori famiglia in Italia?” Biondelli (Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali) “Mancano i dati”. Brambilla (Presidente Commissione Infanzia) “Colpa delle Regioni”

Quanti sono esattamente i minori fuori famiglia? Quanti quelli che sono accolti da una famiglia affidataria e quanti invece quelli che vivono nelle comunità educative? Domande semplici a cui basterebbe rispondere con un censimento che faccia il punto della situazione su scala nazionale e regione per regione. Ma avere questi dati aggiornati è quasi impossibile: un arcano, un mistero frutto di superficialità e, probabilmente, di poco interesse da parte delle istituzioni pubbliche. Risultato? Dati incompleti, disomogenei e soprattutto non aggiornati. Dalle Regioni, infatti, arrivano informazioni frammentarie per cui non è ancora possibile pubblicare dati nazionali sui minori fuori famiglia completi, aggiornati al 2013 e confrontabili con quelli degli anni precedenti.

“Idonei” per i servizi, non per il giudice: chi ha ragione?

I giudici giocano un ruolo troppo determinante. Effettivamente sono psicologi, avvocati, pedagogi…etc..e seguono loro e solo loro la situazione dei bambini e i servizi sociali, il giudice a cui fa capo altro non fa che leggere la “sua” di relazione finale ,il “suo “pensiero sulla questione, e questo mi ha sempre spaventato sia nei casi di bambini allontanati sia nei casi di affidamento…un potere enorme nelle mani di una sola persona.

In Perù è già Natale

I ragazzi del centro Juan Pablo Magno si stanno già preparando a festeggiare il Natale. Con l’aiuto del direttore, padre Joseph, hanno iniziato a realizzare rosari fatti a mano con lana e fili colorati nel corso di nuovi workshop artigianali.