Può una seconda adozione destabilizzare la famiglia?

Gentile Direttore,

uno sfogo e un parere. Siamo una coppia, anzi una famiglia che ha già accolto un minore proveniente dalla Cina e che si è perfettamente inserito sia in famiglia (anche allargata) che a scuola.

Abbiamo presentato una nuova disponibilità per una seconda adozione al Tribunale per i Minorenni. Speriamo di arrivare alla fine di questo percorso e di ottenere l’idoneità. Diciamo questo perché pensiamo di aver incontrato difficoltà con i Servizi che, a fronte di una nuova adozione, hanno espresso perplessità e formulato una ipotesi di “destabilizzazione” a fronte di un nuovo inserimento in famiglia.

Tutto questo ci sembra assurdo e crediamo sia un’ingerenza bella e buona per una decisione che è nostra, ampiamente condivisa e discussa.

Attendiamo un parere.

Daniela e Mirko

Carissimi,

il tema che ci sottoponete non è nuovo. Succede abbastanza frequentemente che i servizi si esprimano nei confronti di un nuovo inserimento in famiglia, tali perplessità e ritengano che il nuovo arrivato possa destabilizzare un equilibrio raggiunto magari anche faticosamente.

Alcune volte gli operatori hanno qualche ragione. Certamente occorre esaminare caso per caso: non ci deve essere una generalizzazione.

Nella misura in cui però una famiglia dimostra di aver saputo accogliere, amare, seguire, educare il primo figlio, perché impedire che possa accoglierne un altro? Perché pensare che, a priori, questo nuovo inserimento possa destabilizzare invece che arricchire?

Se in famiglia tutti si trovano d’accordo (anche il figlio già presente) nell’aprirsi ad una nuova accoglienza, se è stato raggiunto un buon equilibrio, se c’è la piena consapevolezza che, comunque, il nuovo arrivato avrà bisogno di trovare un suo spazio, allora penso che valga la pena affrontare la nuova avventura con coraggio e gioia.

Buon cammino.

Irene Bertuzzi

Settore Adozioni Internazionali Ai.Bi.