Tag: Appelli Adozione a Distanza

Kenya: James, la storia di un bambino che ha smesso di sorridere.

James ha 14 anni e vive presso l’istituto Shelter Children’s Home di Nairobi, in Kenya, dal 2005. Ha perso i genitori quando era ancora in fasce, entrambi colpiti dal letale virus dell’HIV. Da quando è arrivato in età pre-adolescenziale, James non passa il suo tempo con i compagni della sua età, ma preferisce stare da solo e strappargli un sorriso è praticamente impossibile.  Solo con l’Adozione a Distanza, James potrà ricominciare a sperare che il suo passato non sarà come il suo futuro.

Kenya, Adozione a Distanza: James ha bisogno di te…per diventare il futuro Ambasciatore del suo Paese!

James, senza genitori, morti quando era piccolo a causa dell’HIV, è ospite del centro di Shelter dal 2005. Ha solo l’anziana nonna, che lo ama molto, ma non è in grado di mantenerlo perché povera e senza fonti di sostentamento economico. Adotta a Distanza James, coraggioso bambino 13enne keniota, che necessita di qualcuno che lo aiuti a continuare la scuola e a disporre dei beni essenziali. Anche per spingerlo verso il suo sogno nel cassetto…

Adozione a Distanza. Bolivia. Felipe, malnutrito e maltrattato vuole ricominciare a vivere, ma da solo cosa può fare?

Felipe ha 9 anni ed è arrivato all’Istituto José Soria nel 2015. La sua mamma non riusciva a prendersene cura e Felipe era in un forte stato di malnutrizione. Supportato dagli operatori del centro, Felipe attualmente è in buone condizioni di salute, ma porta con sé i traumi del suo passato: con l’Adozione a Distanza sarai tu a restituire a Felipe ciò che gli hanno tolto senza il suo consenso: la dignità della vita.

MAROCCO. Adozione a Distanza. Hakim: “ Ho fotografato il mio passato e il mio presente… ma in futuro sarò una immagine segnaletica della polizia ?

Hakim ha undici anni e vive in Marocco, ospite del centro Al Dar Atfal Al Ouafae, nella città di Fez. Per problemi finanziari, il suo sostenitore non può più aiutarlo e Hakim è nuovamente solo. Con l’Adozione a Distanza potrà avere la possibilità di costruirsi un futuro ed evitare di essere assorbito dalla criminalità che spesso investe i ragazzi appena usciti dall’istituto.

Adozione a distanza Kenya. Alvin forse un giorno sarà un pallone d’oro ma oggi aspetta ancora il fischio d’inizio della sua più grande partita: un futuro nella vita

Quattro anni e neanche la forza di reggersi sulle sue gambette fanno l’inizio della storia di un futuro grande calciatore: Alvin, il bambino “salvato” dalla strada e portato in istituto. Qualcuno avrà già letto la sua storia, perché non è passato molto tempo dal nostro primo appello in cerca di un sostenitore a distanza che potesse prendersi cura di lui e dare il fischio d’inizio di una nuova partita ancora tutta da giocare!

Marocco. Hamza, cintura nera nella lotta all’abbandono. Con l’Adozione a Distanza sarai il suo Maestro di vita

Hamza è un adolescente di 15 anni che vive in Marocco, al centro Al Dar Atfal Al Ouafae, da quando è nato. Abbandonato in fasce, Hamza soffre ancora per i traumi della solitudine. Il ragazzino ha però scoperto e accresciuto la dote più grande che ha: la bravura nel karate. Con l’Adozione a Distanza, l’abbandono sarà un ricordo del passato piuttosto che la costante del suo futuro

Kenya. Rodgers, il bambino che vuole ricominciare a studiare: con l’Adozione a Distanza potrai essere il suo libro!

Abbandonato in tenera età dalla madre, Rodgers, a undici anni, è stato cacciato di casa dal padre, per le troppe e ingiustificate assenze da scuola. Con fatica, gli operatori del centro Kwentu Home of Peace di Nairobi e Ai.Bi. si stanno adoperando per il reinserimento familiare ma Rodgers è un ragazzino che costantemente rischia di tornare in strada e che vive senza alcun affetto!

Marocco. Yassine è un bambino inascoltato: con l’Adozione a Distanza puoi restituirgli una voce!

Yassine ha sei anni e vive nel centro Maison d’Enfants Akkari, a Rabat. Yassine può abbracciare la mamma solo saltuariamente, ma ciò nonostante è un bambino sorridente e giocoso che sogna un giorno, grazie all’Adozione a Distanza, di poter tornare a vivere con la sua mamma. Ma anche questa volta l’educatore del centro ha dovuto rispondergli “no Yassine, non c’è ancora un sostenitore, ma non preoccuparti vedrai che qualcuno ti risponderà”. Sì, perché l’ appello di Yassine è rimasto inascoltato.