Ucraina. BAMBINIxLAPACE. Kiev: la ricostruzione dell’Ucraina riparte dalle famiglie 

L’Ucraina, già martoriata dalla guerra, soffre una tragica crisi demografica. Per questo motivo la Fafce (Federation of Catholic Family Associations in Europe) ha organizzato un incontro internazionale per  provare a guardare al futuro ripartendo proprio dalle famiglie

La Federazione delle associazioni familiari europee (Fafce) ha organizzato un incontro tra varie realtà della società civile ed ecclesiali presenti in Ucraina. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Avvenire”, il focus della conferenza internazionale è stato la famiglia, vittima principale di una situazione che ormai da ben più di un anno ha visto la propria vita completamente stravolta.

L’incontro internazionale

La delegazione Fafce ha avuto modo di incontrare diverse personalità: Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore, capo della Chiesa greco cattolica ucraina, che ha richiamato la necessità di non ignorare nella ricostruzione che verrà la posizione delle Chiese e dei loro fedeli; il nunzio apostolico in Ucraina, Visvaldas Kulbokas e anche Radoslaw Zmitrowicz, vescovo ausiliare di Kamyanets-Podilskyi e responsabile della Commissione famiglia e vita della Conferenza episcopale di rito latino in Ucraina.

La denatalità in Ucraina

La crisi demografica è un grande problema in Ucraina: il tasso di fecondità era già di 1.16 figli per donna, tra i più bassi del pianeta e adesso le stime indicano per il 2023 un tasso di 0.55, inferiore anche a quello della Corea del Sud, che ad oggi detiene il poco invidiabile record del tasso di fecondità più basso al mondo (0.78 nel 2022).

Con la guerra, l’emigrazione forzata, la crisi economica e l’impegno di tanti uomini donne sul fronte non hanno fatto che aumentare in maniera tragica e cruenta questa crisi demografica già in corso da tempo. Da non dimenticare nemmeno che la frase di papa Francesco “Madri e padri, al di là della loro nazionalità, non vogliono la guerra” è diventata anche lo slogan delle famiglie ucraine.

Il commento del segretario generale Fafce

“Non bisogna ripetere gli errori del passato perché investire nella famiglia non significa investire nell’espressione di potenza dello Stato, ma nel futuro. E qui stiamo già costruendo l’Ucraina di domani”. La questione demografica, infatti, ha una forte valenza geopolitica e, in prospettiva futura, un ministero delle politiche familiari non va considerato meno rilevante di quello della guerra.

I bisogni del Paese

L’Ucraina ha necessità specifiche relative alla tragedia della guerra, ma intende comunque conservare tradizioni e cultura, alla ricerca di una terza via, alternativa sia alla restaurazione dell’influenza russa, sia al consumismo e all’individualismo occidentali. 

L’impegno di Amici dei Bambini in Ucraina

Ai.Bi. porta avanti moltissimi progetti in Ucraina, dove è presente da oltre vent’anni: è stata una delle prime organizzazioni italiane ad attivarsi per l’emergenza. La campagna “BAMBINIXLAPACE” garantisce protezione, cura e sostegno a bambini e famiglie colpite dalla guerra, aiutando anche tutte le donne, che hanno continua necessità di sostegno.

Sostieni anche tu la campagna #BAMBINIXLAPACE

Serve ancora il sostegno di tutti per venire incontro ai tanti bisogni delle donne, mamme e famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per partecipare.