Adozione Internazionale ai tempi del coronavirus: “Il Covid ci ha tagliato le gambe perché ci sentiamo impotenti. Abbiamo solo potuto bloccarci tutti”

Nella famiglia Zappa si condivide tutto, l’affetto, il tempo. E, se necessario, anche la quarantena ad oltranza”.

Il covid-19 ha stravolto la quotidianità di tutti, ma soprattutto dei più vulnerabili, per i quali contrarre il virus potrebbe comportare delle complicazioni importanti e  prestare la massima attenzione ad incontri, contatti e relazioni è fondamentale.

Certo che se sei un bambino e non hai la possibilità di vaccinarti, perché il siero per i giovanissimi al di sotto dei 16 anni richiederà ancora del tempo, le cose si fanno più difficili, soprattutto se per cautela non puoi andare a scuola, incontrare gli amici e nemmeno i parenti, come accade al piccolo Kakà.

Fortuna che c’è l’amore di mamma, papà e dei fratelli a portare calore e conforto in questo lockdown prolungato al piccolo Kakà, bimbo cinese di 13 anni adottato dai fantastici Silvia e Stefano Zappa, coppia formatrice di Ai.Bi., che di figli ne ha anche altri due: una femminuccia Sandra, adottata con Amici dei Bambini, in Colombia, nel 2006, ora diciottenne e l’ultimo arrivato ChenChèn di appena 6 anni. Oltre ad Esther, bimba congolese che i coniugi Zappa sostengono a distanza…

A raccontare la vita della famiglia Zappa ai tempi del coronavirus è Famiglia Cristiana.

 Silvia e Stefano, si conoscono fin dall’adolescenza. Erano compagni d’oratorio già all’età di 15 anni e hanno sempre desiderato una bella famiglia composta da figli biologici e adottivi insieme.

Non hanno avuto alcuna esitazione a dare la loro disponibilità ad accogliere anche figli con alcune problematiche di salute. Così dopo la bella Sandra, che oggi ha 18 anni, festeggiati in famiglia, per tutelare i suoi fratellini più piccoli, sono arrivati Kakà e ChenChèn.

Kakà soffre purtroppo di una patologia congenita e ammalarsi per lui sarebbe veramente rischioso. Così il piccolino è da circa un anno che non frequenta la scuola in presenza. Le sue uniche relazioni le condivide con la sua famiglia, perché, come sottolinea il quotidiano: “nella famiglia Zappa si condivide tutto, l’affetto, il tempo. E, se necessario, anche la quarantena a oltranza”.

 Certo la quotidianità non è semplice, come spiega Silvia: “Quando adotti un bambino hai un’unica certezza, quella di riuscire a dargli una vita migliore. Il Covid ci ha tagliato le gambe perché ci sentiamo impotenti. Abbiamo solo potuto bloccarci tutti”

Ai ragazzi manca la loro classe, i compagni, gli amici.

Solo Sandra ha iniziato nuovamente le lezioni in presenza. Così a casa ora ha una propria stanza, un proprio bagno e Stefano si fa 70 km di macchina andata e ritorno per accompagnarla a scuola in tutta sicurezza.

Aspettiamo un vaccino per i più piccoli – racconta Stefano –perché vaccinando Kakà potremo avere un po’ di libertà anche noi. Sappiamo che la mascherina ci accompagnerà comunque, ma saremo più sereni”.