Adozione internazionale. L’esperienza difficile di una mamma che non si sentiva accettata

Quando si intraprende il percorso dell’adozione, non è detto che tutto vada secondo i piani. Può capitare che, all’inizio, da parte del bambino vi sia avversione e allontanamento. Con il tempo, però, tutto si incasella nel modo giusto

La difficoltà dell’inizio

Ho spesso sentito i racconti di chi, prima di me, quando ha incontrato per la prima volta il proprio figlio è stato tutto rose e fiori, cuoricini, amore e baci… Per noi, invece, non è stato così. A me non è capitato proprio l’idillio tanto sperato e previsto da tutti: mio figlio, al primo incontro e per tutto il tempo che siamo rimasti nel suo paese, mi ha snobbata. Non mi voleva, gli ero indifferente e chiamava solo “Pa Pa”. Il papà era un supereroe, il meglio del meglio. Io, invece, no. Durante i corsi viene spiegato che questo può capitare, ma pensavo che capitasse allo 0,01% delle donne e che, a me di sicuro, non sarebbe successo. Io immaginavo che mio figlio mi avrebbe vista come Biancaneve, invece per lui ero più simile alla strega Brunilde col cestino di mele avvelenate!

La sofferenza di non sentirsi accettate 

Ho sofferto tantissimo, accettai la cosa razionalmente e pensando “in istituto gli uomini sono pochi e mio marito, con la barba, potrebbe sembrare curioso per un bambino, mentre le donne le vedono sempre e una vale l’altra”. Ma no, non è così, perché io sono la mamma. La mamma! E lui lo capirà. Peccato, però, che non l’ha capito per circa 20 giorni. Io fingevo andasse bene, ma dentro morivo. Piangevo sola in bagno e, quando aveva messo a letto il piccolino, mio marito veniva a consolarmi e a trovare strategie per aiutarmi. Che delusione, che dolore! 

Il cambiamento

Poi, ad un certo punto, non so cosa sia successo: l’indifferenza si è tramutata in affetto. Il respingermi, perché preferiva fare il bagnetto col papà, è diventato “mamma bacio”. La manina, sempre custodita in quella del papà, era all’improvviso in cerca della mia, voleva un contatto fisico con me e mi abbraccia forte.

La magia della nuova vita

Dopo aver preso l’aereo, credo abbia capito che davvero la sua vecchia vita era alle spalle e che da quel momento tutto ricominciava nelle mani di questi due sconosciuti che sarebbero diventati i suoi genitori. È avvenuta una magia. So che adesso mi vuole con sé, è la mia appendice sempre. Non mi lascia, non mi molla. Vuole sempre la mamma. In ogni situazione, in ogni contesto. Sempre. Un mammone.

L’insegnamento 

Per quel che può valere la mia esperienza, consiglio alle future mamme di affrontare la nuova vita col proprio bimbo tanto desiderato, anche calcolando di non fare parte di quel 99% di casistica che viene accettato fin dal primo istante. Nell’adozione tutte le variabili sono da prendere in considerazione. Pronte a tutto! Ma sappiate che poi il tempo scioglie tutti i nodi e la favola si chiude con “e vissero sempre felici e contenti”!

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it