BAMBINIxLAPACE. Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Prosolidar al fianco di Ai.Bi. per aiutare le famiglie ucraine in fuga dalla guerra

Spostamenti a scuola, visite mediche e uscite ricreative. Grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Prosolidar, gli operatori Ai.Bi. hanno potuto accompagnare i bambini in fuga dalla guerra in tutte le attività previste dal progetto. Favorendo la loro integrazione e la costruzione di relazioni positive con le istituzioni

Dal primo ottobre del 2022, il progetto BAMBINIxLAPACE, promosso da Ai.Bi., ha garantito servizi integrativi che hanno risposto alle necessità di oltre 100 bambini, bambine e famiglie fuggite dalla guerra in Ucraina che, giunte in Lombardia, hanno trovato accoglienza nelle strutture de “I Pan di zucchero per la Pace” di Ai.Bi. allestite presso le comunità di Agrate Brianza e Mulazzano.

Il contributo di Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Prosolidar

Un ruolo fondamentale è stato svolto dal mezzo di trasporto acquistato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Prosolidar, che ha permesso agli operatori di Ai.Bi. di accompagnare i beneficiari in tutte le attività previste dal progetto: spostamenti da e per la scuola, visite mediche, uffici pubblici, uscite ricreative e pomeridiane. Queste ultime sono state particolarmente apprezzate dai bambini e dalle loro famiglie, che hanno potuto conoscere alcune bellezze dell’Italia e trascorrere ore piacevoli in compagnia.

La risposta di Ai.Bi. all’emergenza umanitaria in Ucraina

Il progetto si inscrive nel più ampio intervento di Ai.Bi. in Ucraina, nella vicina Moldova e in Italia, in risposta all’emergenza umanitaria determinata dal conflitto.
L’obiettivo è quello di garantire protezione e accoglienza ai bambini e alle bambine vittime di guerra in Ucraina, creando un sistema di accoglienza sostenibile e capace di soddisfare tutti i bisogni di minori e famiglie non solo di carattere materiale, ma anche psicologico, sociale e sanitario.
Le famiglie ospitate nelle strutture hanno così ricevuto un’assistenza a 360 gradi. Si sono create le condizioni per una rapida integrazione dei beneficiari nelle strutture di accoglienza, favorendo la costruzione di relazioni positive con le istituzioni, le scuole, le associazioni e le comunità locali. Inoltre, sono stati avviati percorsi personalizzati di inserimento scolastico, assistenza sanitaria, corsi di lingua italiana e orientamento professionale.
Grazie al contatto diretto con i referenti dei servizi sociali e sanitari, i bambini e gli adulti hanno potuto accedere a tutte le prestazioni necessarie per il loro benessere fisico e mentale. Alcuni minori hanno ricevuto una diagnosi e una cura per patologie preesistenti o scoperte in Italia, mentre altri hanno beneficiato di una terapia logopedica per superare le difficoltà linguistiche.