Covid. Come evitare la quarta ondata in Italia? Già pronti per la terza dose, ma ora serve grande prudenza

La variante Delta ha già fatto risalire i contagi. Esiste un collegamento evidente tra le riunioni informali organizzate in casa e l’aumento dei contagi. Sorvegliati speciali devono essere anche i mezzi pubblici, i treni e gli aerei

Niente allarmismi, ma molta prudenza. È questa la “ricetta” contro la sempre più diffusa variante Delta e, soprattutto, contro la possibilità che in autunno ci si ritrovi, se non nella condizione dello scorso anno, in qualcosa che ci si avvicini.

Vivere l’estate, ma con la massima prudenza per evitare la quarta ondata

Così non dovrebbe essere, perché durante quest’anno le cose sono cambiate: innanzitutto ci sono i vaccini, che hanno dimostrato di funzionare e che hanno ormai raggiunto oltre 24 milioni di italiani con la completa copertura. Inoltre, quanto imparato in passato può e deve servire per evitare di ricommettere gli stessi errori.
Quindi, nonostante l’estate da vivere con la maggiore serenità possibile e nonostante l’allentamento delle restrizioni, bisogna fare attenzione e mantenere degli atteggiamenti prudenti.
A ribadirlo in un’intervista al Corriere della Sera è Lucia Bisceglia, presidente dell’Associazione Italiana Epidemiologia che, basandosi su una ricerca pubblicata sulla rivista dei medici internisti americani, Jama, indica come ci sia un collegamento evidente tra le riunioni informali organizzate in casa e l’aumento dei contagi: “La prevalenza di diagnosi di positività – riporta il Corriere – era di 8,6 volte ogni 100 mila abitanti superiore nelle famiglie che avevano celebrato un compleanno durante le settimane dello studio (svolto nel 2020)”. Una prova ulteriore di come i ritrovi al chiuso siano quelli da temere di più: “Non avrebbe senso – continua Bisceglia al Corriere – dopo tanti mesi di rinunce raccomandare alle persone di non riunirsi per i compleanni, però dobbiamo sapere che non basta ritrovarsi all’aperto per evitare il virus».
Sorvegliati speciali, oltre ai ritrovi casalinghi, devono essere anche i mezzi pubblici (sui quali va sempre tenuta la mascherina), i treni (assicurandosi, se possibile, di viaggiare con il finestrino leggermente aperto per far circolare l’aria) e gli aerei (dove i filtri dell’aria hanno dimostrato di funzionare, ma non per questo è consigliabile togliere la mascherina).
Anche al ristorante, al chiuso, la mascherina andrebbe tenuta fino al momento di sedersi, garantendo, comunque, il distanziamento tra i tavoli.

Quarta ondata? L’Italia è pronta per un’eventuale terza dose di vaccino

La speranza è che, con queste cautele, a settembre la situazione possa essere sostenibile e permettere di riprendere scuole e attività lavorative con maggiore serenità. Poi, se sarà necessaria una terza dose di vaccino, il Commissario per L’Emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha dichiarato al TG2 Post che l’Italia è pronta, anche se l’eventuale somministrazione dovrà essere pensata più come un richiamo che non come una “terza dose”, abbandonando anche la politica degli hub per coinvolgere maggiormente medici di famiglia e territorio.
I medici di famiglia saranno decisivi anche in un’altra battaglia ancor più fondamentale: convincere gli indecisi a vaccinarsi, per raggiungere quella immunità di gregge che davvero potrebbe garantire a tutti un altro grado di sicurezza.