Fame di Mamma. La sfida di essere madri e il sostegno delle comunità mamma-bambino

Oggi quello di madre è uno dei lavori più difficili, in un contesto sociale ed economico sempre più sfavorevole. Al fine di prevenire l’abbandono o l’allontanamento, le comunità mamma-bambino di Ai.Bi. accompagnano le donne in difficoltà aiutandole a costruire un rapporto sano e stabile con i loro figli

Sono tantissime le donne che in Italia si dividono tra la cura dei figli, la casa e il lavoro, cercando di mantenere l’equilibrio in un contesto sociale ed economico sempre più sfavorevole.
Una situazione che spesso costringe le donne a rinunciare o a rimandare i loro progetti familiari per le difficoltà che incontrano.
Le donne infatti sono discriminate nel mercato del lavoro, dove guadagnano meno degli uomini e hanno meno opportunità di carriera.
Inoltre, devono sobbarcarsi la maggior parte del lavoro domestico e della cura dei bambini, senza poter contare su servizi pubblici adeguati e accessibili, come gli asili nido. A tutto ciò si aggiungono gli stereotipi di genere che relegano le donne al ruolo di “angeli del focolare”.
Con la pandemia la situazione si era aggravata ulteriormente, costringendo le madri a fare i salti mortali tra smart working, didattica a distanza, nonni assenti e case affollate.
Per contrastare questa situazione, è necessario un piano per l’infanzia e l’adolescenza che non lasci sole le famiglie.
Tra le misure possibili: una rete di servizi per i bambini da 0 a 6 anni di qualità e accessibili a tutti; politiche economiche e fiscali a sostegno dei genitori; politiche di conciliazione della vita privata e lavorativa in linea con le indicazioni europee, come il congedo paternità obbligatorio di almeno 10 giorni. La conciliazione deve diventare un problema della famiglia e non solo delle donne.

Il sostegno delle comunità mamma-bambino

In questo panorama anche le comunità mamma-bambino di Ai.Bi. svolgono un lavoro fondamentale. Un servizio educativo per minori accolti con genitore che hanno la finalità di prevenire l’abbandono e sostenere la maternità attraverso il mantenimento e il sostegno della relazione madre-figlio.
Viene ricreato un ambiente familiare, dove è possibile sperimentare quelle dinamiche relazionali che rafforzino il legame mamma-bambino, attraverso il sostegno di educatori professionali, generando uno stile di condivisione e un clima familiare.

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza un famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali