L’appello di Bolzano: “Ora aiutateci a fare arte terapia per i bambini più fragili”

Il lockdown non ferma i Pan di Zucchero: dalla didattica a distanza ai laboratori ludico ricreativi.

Per la maggior parte delle attività dei centri di aggregazione e ricreativi, il lockdown ha rappresentato uno stop da tutto, un momento di sospensione se non di annullamento.

Non per i Centri per la Famiglia (Pan di Zucchero) di Ai.Bi. che invece proprio nel lockdown si sono reinventati pur di stare al fianco dei bambini che, già fragili, sono i più esposti ai traumi da isolamento. Come il Pan di Zucchero di Bolzano che proprio durante il “primo” lockdown ha raccolto l’appello del territorio e avviato per i bambini immigrati le lezioni di didattica a distanza.

Un intervento di massima utilità anche per il clima generale che si è venuto a creare tra famiglie, volontari, operatori della struttura e il territorio: tanto che anche il Comune di Bolzano ha dato il suo contributo con l’Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione Sociale, che ha finanziato in parte il progetto. Un circolo virtuoso di energie che fanno rete per il bene dei bambini in difficoltà.

Durante le prime lezioni via web, quando i volontari sorridevano ai bambini attraverso il video – racconta Michela Desanti referente sede di Bolzano – i piccoli restavano stupiti! Oggi, i giovani alunni, continuano il loro rinforzo linguistico attraverso la frequentazione di laboratori didattici. I bambini sono soddisfatti e i genitori sono sempre più complici”.

Ma non è sufficiente. I bambini hanno bisogno di interagire, metabolizzare e superare i traumi della pandemia. Come? Attraverso l’arte terapia che va ad intensificare le attività ludico ricreative già presenti nei Pan di Zucchero.

Il progetto “Sull’educazione Ai.Bi. ci mette arte”

Per questo Ai.Bi vuole avviare il progetto “Sull’educazione Ai.Bi ci mette… arte” che ha bisogno del supporto di tutti noi e voi per diventare realtà.

Lo scopo è quello di avviare vari laboratori d’arte nella consapevolezza che attraverso la musica, l’arte, il disegno, la pittura e le attività artigianali manuali si fornisce ai minori, in particolare quelli più fragili, strumenti di comunicazione e di interrelazione alternativi alla comunicazione verbale.

Laboratori che con il progetto “Sull’educazione Ai.Bi ci mette…arte” si vogliono potenziare nel tempo avvalendosi non solo della presenza fisica e testimonianza concreta di artisti, ceramisti e artigiani  ma anche di strumentazioni digitali moderne così da creare un ponte di dialogo tra generazioni e “mondi” apparentemente agli antipodi.

I benefici dell’arte terapia

Attraverso i laboratori, bambini e ragazzi rafforzeranno le proprie competenze trasversali, scoprendo l’arte come mezzo di comunicazione, relazione e crescita.

Grazie a voi potremo garantiremo questa opportunità ad oltre 300 bambini e adolescenti che frequentano i “Pan di Zucchero” (Centri Servizi alla Famiglia) di Ai.Bi, tra cui Monghidoro e le loro famiglie, in particolare minori provenienti da contesti di vulnerabilità socio economica, aree periferiche, terremotate (L’Aquila) o più colpite dal Covid (Milano, Brescia); bambini e adolescenti con disturbi dell’apprendimento, difficoltà relazionali, di recente immigrazione.

Come contribuire?

Basta andare su www.produzionidalbasso.com e sostenere il progetto di Ai.Bi “Sull’educazione Ai.Bi. ci mette arte”: ogni euro fa la differenza.