Il ricordo di Ai.Bi. per Valentina Moschetto: la ragazza che ci ha “regalato colori”

“Conoscere” una persona in occasione dei suoi funerali è strano, ma può consentire di scoprire tante affinità e l’inaspettata vicinanza con una ragazza che sapeva colorare la vita. Sua e degli altri

Mercoledì 7 settembre, per molti una giornata come tante altre.
Per me, per esempio, inizia con la solita sveglia, la macchinetta del caffè che si rompe (ok, questo non succede tutti i giorni, per fortuna) e la rassegna stampa, prima attività cui mi dedico praticamente ogni mattina. È qui che scopro, tra le prime notizie segnalate, che oggi, mercoledì 7 settembre, per qualcun altro non è una giornata come le altre, anche se probabilmente lo avrebbero preferito. Perché oggi, a Rovigo, si celebrano i funerali di Valentina Moschetto, la ragazza – cito da Il Gazzettino – “stroncata a 23 anni da un male contro il quale lottava da tempo”. Il motivo per il quale la notizia è nella rassegna di questa mattina, però, è un’altra, ovvero che la sua famiglia ha chiesto di non portare fiori, al funerale, ma, per chi volesse, “fare una donazione all’associazione Ai.Bi. – Amici dei bambini, che lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo”.
Personalmente, questa mattina è la prima volta che incrocio il nome di Valentina, così, chiedo ai colleghi se qualcuno ha qualche informazione in più: mi rispondono che Valentina era una donatrice di Ai.Bi. dal 2020 e che, nonostante la giovane età (questo tipo di donazioni è più facile che vengano fatte da persone più in là con l’età, con posizioni economiche più definite, in genere) aveva deciso di attivare un’adozione a distanza ricorrente per i progetti “Fame di Mamma” in Italia. Era una di quelle donatrici “silenziose” che si sentono vicine alla mission di Ai.Bi. e decidono di dare il proprio contributo, nonostante Valentina di impegnasse anche in prima persona come volontaria della Croce Rossa (leggendo sempre da Il Gazzettino).

Valentina: la ragazza che regala colori

Ma il ricordo più bello mi arriva da Alice, la collega della sede di Mestre alla quale, per vicinanza geografica, ho chiesto per prima se conoscesse Velentina. Alice ha questa bellissima abitudine: siccome le referenti delle sedi incontrano sempre tante persone diverse, al termine di una telefonata o di una conversazione con qualcuno che non conosceva prima, si segna “qualcosa” sull’agenda per ricordarsi di quel contatto. Alice mi racconta che, effettivamente, l’anno scorso, più o meno in questi giorni, aveva preso appuntamento in sede con Valentina, che era venuta e le aveva lasciato una scatola di colori nuovi, dicendo che “dovevano rendere felici dei bambini e colorare la vita di chi ha bisogno di luce e colore“.
Quella è stata l’unica volta che Alice ha incontrato Valentina, fissando sulla sua agenda il suo indelebile ricordo: “regala colori”. Finendo di leggere l’articolo su Il Gazzettino, scopro che Valentina aveva un grande talento per il disegno, aveva frequentato il liceo artistico e, poi, l’Accademia delle Belle arti di Venezia.
Non ho voluto cercare altro, sul conto di Valentina. Non ho provato a cercare i suoi profili social, come usano fare tanti giornalisti in cerca di foto e di ricordi lasciati nel web; non ho digitato il suo nome su Google; non ho provato a contattare la famiglia (non tocca a me e non saprei cosa poter dire loro, per i quali, in fondo, sono uno sconosciuto. Ma lo faranno altri dell’Associazione per ringraziare e ricordare una ragazza “di Ai.Bi.”, come lo sono tutti coloro che decidono di aderire ai progetti e si sentono vicini ai suoi ideali e i suoi valori).
Valentina, per me, rimarrà per sempre colei che “regala colori”: è una cosa bellissima, che credo non dimenticherò mai più.

Francesco Elli
Responsabile Ufficio Stampa di Ai.Bi.

I fondi che verranno raccolti dalle donazioni in memoria di Valentina verranno destinati al progetto che lei stessa aveva deciso di sostenere: “Fame di Mamma”, il nome sotto il quale vengono raccolte tutte le iniziative portate avanti sul territorio italiano in favore delle comunità familiari e delle strutture che ospitano i bambini con le loro madri e gli adolescenti in necessità.
Sperando di tenere fede al testamento, ricco di significato ma impegnativo, lasciatoci da Valentina: rendere felici i bambini e colorare la vita di chi ha bisogno di luce e colore.
Chiunque volesse dare il proprio sostegno, può trovare tutte le informazioni a questa pagina.