Mese: Agosto 2016

Con la sua generosità e dedizione alla missione di Ai.Bi, Clelia ha aiutato i bambini di 4 Paesi: dalla Romania al Kosovo e alla Moldavia fino al Brasile

Ciò che da’ un senso alla propria vita è il lasciare un segno, aver con il proprio passaggio terreno cercato di essere utile e aver trasmesso qualcosa. O per lo meno provato a farlo. Ci è riuscita pienamente Clelia, una signora di Bergamo che oggi avrebbe compiuto 89 anni e che è stata per decine di bambini di Ai.Bi, una nonna  a tutti gli effetti. Clelia fin dal 2001 ha sostenuto i bambini della Romania, del Kosovo e della Moldavia e dal 2012 Bahia, in Brasile.

Adozione internazionale. Il più bel regalo per i miei 18 anni? Una lettera della mia mamma adottiva

Compiere 18 anni non è un traguardo importante solo per chi li fa ma anche per i genitori che prendono atto che loro figlio/a ormai è diventato grande: un uomo/una donna. Non è più quel bambino che fino a quel momento hanno tenuto per mano ma ormai un piccolo grande adulto che camminerà, come giusto, sempre più sulle proprie gambe. Emozioni contrastanti accompagnano dunque quel giorno: un mix di gioia per quello che verrà, soddisfazione per quello che si è costruito insieme e tristezza per quell’infanzia che non tornerà più.

Milano. Emergenza immigrazione. Attraversano il deserto e il mare, timore di scabbia e tubercolosi ma l’ospedale si rifiuta di visitarli: “Non è di nostra competenza”. Ma allora chi deve curare i profughi?

Mentre Como è al collasso per un numero spropositato di arrivi e Milano si prepara ad una vera e propria invasione di migranti, succede anche che ci si scopra impreparati ad evitare un’emergenza sanitaria con la diffusione di epidemie e malattie infettive, come scabbia e tubercolosi. Quello che inevitabilmente può accadere con flussi così ‘importanti’ di migranti. Capita, infatti, che in un ospedale dell’hinterland milanese, i medici del Pronto Soccorso si rifiutino di visitare una decina di profughi “reduci” da un viaggio di 20 giorni in mare dopo aver affrontato il ‘classico’ viaggio della speranza attraversando il deserto e camminando notte e giorno dalla Somalia, Etiopia e Comore.

Siria. Oltre 2 milioni di persone ad Aleppo senza luce e acqua. L’Onu “Urge tregua di 48 ore per ricostituire scorte di cibo e medicinali”

Oltre due milioni di civili ad Aleppo, nelle aree sia sotto il controllo dei ribelli sia dei governativi, sono senza elettricità e senza accesso alla rete idrica a causa di bombardamenti che hanno colpito gli impianti di distribuzione negli ultimi giorni. Lo afferma l’Onu, che chiede una tregua umanitaria di 48 ore perché siano riparati gli impianti e ricostituite le scorte di cibo e medicinali per la popolazione.

Udine. Muoiono e lasciano tutto in eredità al Comune: oltre 1,8 milioni di euro

Il rapporto tra cittadini e amministrazione pubblica nei piccoli comuni spesso crea legami di fiducia, come peraltro più in generale testimoniano recenti sondaggi. Queste statistiche trovano a Udine conferma in due eventi significativi: due lasciti testamentari in favore del Comune da parte di altrettante cittadine, Maria Carla Marchesi e Nella Don. Entrambe, hanno destinato tutti i propri averi all’ente pubblico. E non si tratta di una piccola cifra: i due lasciti, per oltre 1,8 milioni di euro complessivi

Milano. I giorni di Sara nel centro migranti di Vizzolo “Ecco cos’è il cerchio dell’amore e quella sensazione che si prova nell’offrire aiuto a questi bambini ricordando loro di essere tali”

In questi giorni in cui arrivano continuamente barconi stracolmi di migranti, assume ancora più importanza quanto scrive Sara Tardi una giovane studentessa che nelle scorse settimane, nell’ambito del progetto VolontariaMente’, promosso dall’università Luiss in partnership con la “Fondazione Sinderesi-praticare l’etica” e Ai.Bi., ha trascorso alcune giornate nel centro migranti di Vizzolo di Amici dei Bambini. “Un’ esperienza che – racconta Sara – mi ha lasciato tanta speranza. La speranza che brillava negli occhi di quei bambini in cerca di amore”.

Adozioni internazionali. La denuncia dell’ ANCI: liste d’attesa ferme da anni tra carenze di personale e blocchi di turn over negli uffici dei servizi sociali. Il caso di Roma e Isernia: e le coppie aspettano…

Liste d’attesa ferme da anni e coppie messe in un angolino ad aspettare. Con il risultato che tutto rimane bloccato, in un limbo dove a farne le spese sono sempre loro, i bambini. La causa? Carenza di organico, di risorse, di informazione e anche di buona volontà negli uffici dei servizi sociali del territorio. Questo è quanto succede al Municipio XIII di Roma e a Isernia, ma probabilmente facendo una ricerca accurata, casi simili si scoprono anche in altri Comuni e municipi d’Italia.