Abbandonarono il figlio dopo appena 5 giorni dall’adozione: il giudice li condanna

La giustizia ha condannato una coppia di genitori adottivi che abbandonarono il figlio 5 giorni dopo averlo portato a casa dal Brasile. Per il giudice sono colpevoli di essersi sottratti agli obblighi di assistenza

Una vicenda incredibile quella che arriva dal Cremonese e che coinvolge un ragazzo di origini brasiliane, oggi di 26 anni, adottato quando ne aveva 10 da una coppia italiana.
Siamo nel 2007 e i due genitori adottivi volano in Brasile per conoscere e, poi, portare a casa, nella loro famiglia, un bambino brasiliano. Il percorso è quello comune a tante coppie, che dopo tante attese e fatiche, finalmente completano il percorso adottivo e possono iniziare una nuova vita.
Solo, che, questa “nuova vita”, praticamente non comincia nemmeno, perché dopo pochi giorni, i genitori si presentano dal sindaco del paese manifestandogli l’intenzione di non voler più tenere il figlio.

Abbandonano figlio adottivo: genitori colpevoli

Gli articoli che si trovano online non specificano meglio la vicenda, ma raccontano come, dopo quel secondo abbandono, il bambini non riesca a venire inserito in un’altra famiglia e inizi a girare per diverse comunità. Con queste premesse, finire per essere coinvolti in giri al di fuori della legalità è purtroppo molto semplice e, infatti, nel 2016 – 2017 il bambino, diventato ragazzo, commette alcuni reati per i quali viene condannato a un anno di carcere.
Ed è proprio qui, nel carcere di Modena, che la vicenda subisce una svolta inaspettata: il ragazzo, infatti, incontra l’avvocato Gianluca Barbiero che, conosciuta la sua storia, gli consiglia e riesce a dargli il coraggio di denunciare i genitori adottivi.
Nella querela, il ragazzo esplicita anche la sua versione di quanto avvenne in quei pochi giorni da figlio adottivo della coppia, che all’epoca aveva motivato il rifiuto dell’adozione dicendo che il bambino aveva puntato un coltello alla gola del padre adottivo. Secondo la versione che si legge nella denuncia, invece, il ragazzo afferma che fu la mamma adottiva a picchiarlo con una cintura dopo una lite con l’altro figlio, biologico, dei genitori.
Quale che sia la realtà di quanto accaduto in quei giorni del 2007, comunque, la sentenza del giudice, arrivata bel 2019 e confermata in Corte d’Appello nel 2021, ha condannato i genitori a 3 mesi di reclusione “per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza”. A favore del ragazzo anche una provvisionale di 10mila euro, che certo non potrà ridargli nemmeno lontanamente gli anni da figlio persi per sempre, ma che rendono un minimo di giustizia a una storia di abbandono (doppio) davvero terribile.