Adozione. Gli orfanotrofi in Russia, sono pieni di figli di migranti, ma nessuno li vuole adottare

Madri migranti abbandonano i loro piccoli privi di documenti, nella speranza che, anche se di altre nazionalità, possano essere adottati “con cittadinanza russa”

In Russia, si sta consumando una vera e propria emergenza umanitaria, di cui purtroppo si parla troppo poco. Nel Paese sono infatti in aumento il numero di bambini nati da genitori migranti, al di fuori del matrimonio, abbandonati ed ospitati in orfanotrofio. A quanto riporta un web magazine locale, circa il 30-50% dei bambini accolti negli istituti sarebbero figli di migranti.

Per dare ai minori maggiori possibilità, le madri, abbandonano i loro piccoli privi di documenti, cosicché, anche se di altre nazionalità, (solitamente delle ex repubbliche sovietiche del centro Asia) possano essere adottati “con cittadinanza russa”.

Un ultimo gesto d’amore da parte delle loro mamme, prima dell’addio. Sembrerebbe infatti che i russi non siano propensi a prendere in affido, né tantomeno ad adottare minori di nazionalità differente dalla propria e così questi piccoli, spesso non trovano collocamento in una nuova famiglia.

Il motivo?

Per ragioni culturali e di false credenze, i cittadini russi non ritengono che bambini, anche piccolissimi, di altre nazionalità possano adattarsi in una famiglia russa.

Questo fenomeno è molto presente nelle grandi città come Mosca e San Pietroburgo ma anche in tante altre città popolose della Russia, della Siberia e della “lontana Asia” ossia le regioni confinanti con Cina, Mongolia e con il Mar del Giappone.

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