Adozione internazionale. Perché nella rubrica di Ai.Bi., “Figli in Attesa”, ci sono solo i continenti di provenienza dei bambini e non i paesi?

La rubrica “Figli in Attesa” è uno spazio dove gli aspiranti genitori adottivi possono conoscere alcuni dei minori che desiderano da tempo essere adottati o che fanno più fatica ad essere considerati per l’adozione

“Cari amici di Ai.Bi.,
siamo Matteo e Lucia, una coppia che ha deciso da un paio di anni di adottare un bambino.
Abbiamo trovato molto bello il progetto presentato sul vostro sito Figli in Attesa.
Volevamo sapere come mai nella rubrica non sono indicati i Paesi ma solo i continenti di provenienza dei bambini.
Grazie per tutto quello che fare.
Matteo e Lucia”

Buongiorno Matteo e Lucia,
innanzitutto vogliamo ringraziarvi per aver consultato la nostra rubrica Figli in Attesa.
Le brevi storie che pubblichiamo, sotto forma di appelli all’adozione, riguardano casi reali di bambini e ragazzi, che ancora vivono nel loro Paese di origine.
Sono bambini che da troppo tempo aspettano una famiglia o che vedono la loro possibilità di essere adottati ridotta al minimo a causa dei loro problemi psicologi o sanitari o perché fanno parte di un gruppo di fratelli troppo numeroso.
Il criterio utilizzato da noi e dalle stesse autorità straniere che promuovono questo tipo di progetti, è fortemente sbilanciato a favore del bambino, per il quale cerchiamo di impegnarci con ogni mezzo affinché trovi finalmente il suo posto in una famiglia definitiva.
All’interno del sito potete vedere un’immagine che li rappresenta, conoscerli attraverso un nome di fantasia, attribuito arbitrariamente da noi, e leggere il loro anno di nascita e da quale area geografica provengono, nel pieno rispetto della loro privacy.
Dal mese di luglio abbiamo messo online la nuova area riservata relativa alla rubrica Figli in attesa.
Si tratta di un portale a cui potranno accedere solo le coppie già in possesso di decreto per l’adozione internazionale, che dopo apposita iscrizione, potranno registrarsi e visionare, con password, le stesse schede dei bambini pubblicate sulla homepage del sito, arricchite però di maggiori informazioni.

La tutela della privacy del minore

Rimane la ferma e necessaria esigenza di salvaguardare la privacy e i dati sensibili dei minori, per cui i nomi saranno sempre di fantasia, così come la data di nascita sarà sempre indicata solo per l’anno, mentre per quanto riguarda il Paese di provenienza, potrà essere specificato laddove l’Autorità Centrale straniera ci autorizza a farlo; inoltre le immagini di alcuni bambini sono sostituite da vere fotografie, previa esplicita autorizzazione alla pubblicazione delle stesse, da parte dell’Autorità Centrale straniera competente.
Fornendo più dati e mostrando le foto, laddove possibile, cerchiamo di aiutare le famiglie a superare una diagnosi o una descrizione generica dei bambini, ad entrare maggiormente nelle loro storie, il tutto in modo rispettoso ed etico.
Questi bambini hanno bisogno di famiglie che li accolgano!
Noi ci siamo assunti l’impegno di renderli visibili, di propagare la loro voce, a voi, futuri genitori adottivi, chiediamo di ascoltare il loro appello e il coraggio di rispondere.

Il webinar dedicato a Figli in Attesa

Per saperne di più sul progetto Figli in Attesa vi invitiamo a partecipare al webinar gratuito del prossimo 27 settembre sulla piattaforma Faris, a questo link trovate maggiori informazioni e le modalità di iscrizione e partecipazione.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it