Adozione internazionale. Sblocco delle partenze per la Cina. La CAI contatterà l’Autorità Centrale di Pechino

Sono 40 le coppie in attesa di partire alla volta di Pechino. La Cai, questa volta congiuntamente alle altre Autorità Centrali europee, avvierà delle interlocuzioni con le istituzioni cinesi. 

Sono circa 40 gli aspiranti genitori adottivi abbinati ad un bambino cinese, seguiti dai 4 enti autorizzati per la Cina, in attesa da mesi di ottenere il via libera alla partenza per poter abbracciare loro “figlio”.

L’Italia non è l’unico Paese ad aver riscontrato criticità in materia di visti e di voli verso la Repubblica Popolare Cinese.

Per tentare di trovare una rapida soluzione alle problematiche che stanno ostacolando le procedure di adozione nel paese asiatico, la Commissione Adozioni Internazionali ha comunicato  la volontà  di effettuare una interlocuzione congiunta, assieme alle principali Autorità centrali Europee, nei confronti dell’Autorità Centrale di Pechino.

Ma non è tutto. La CAI, in un comunicato, spiega anche di aver avviato contatti con le autorità diplomatiche cinesi in Italia, con l’obiettivo di individuare possibili soluzioni alle criticità emerse.

“Ci auguriamo che questi ulteriori sforzi organizzativi, che vedono coinvolti anche il Ministero degli Affari Esteri e gli Enti Autorizzati, possano servire a superare, quanto prima, gli ostacoli che impediscono la definizione delle procedure adottive nella Repubblica Popolare Cinese, determinati dalla pandemia –sottolinea la CAI in una nota -Siamo consapevoli delle complessità affrontate attualmente dalle coppie Italiane in attesa e continua il quotidiano lavoro in stretto contatto con tutte le Istituzioni e Autorità coinvolte al fine di garantirne l’incontro con i figli.

 È come sempre, fondamentale che le famiglie siano in costante contatto con gli Enti di riferimento che sono puntualmente informati dell’evolversi di ogni situazione”.