Covid: le regole per viaggiare in Europa e nel mondo

I contagi risalgono, ma le vacanze si avvicinano. Se in Italia non ci sono quasi più restrizioni, non è così in diversi altri Paesi d’Europa e del mondo. Ecco tutte le regole per viaggiare senza problemi questa estate

L’aumento eccezionale dei contagi da Covid sta preoccupando le famiglie non solo per quanto riguarda il piano prettamente sanitario ma anche, comprensibilmente, la possibilità o meno di andare e, soprattutto, godersi le vacanze. Gli esperti hanno dato a più riprese i loro consigli sulle attenzioni che si devono tenere per cercare di limitare i pericoli di contagio, ma per chi va all’estero i dubbi che sorgono sono anche relativi alle regole vigenti negli altri Paesi e agli eventuali documenti necessari per viaggiare.

Niente Green Pass, ma la Francia chiede ancora un tampone o il certificato vaccinale

In Italia, va da sé, le regole per viaggiare sono le stesse di quando si rimane a casa: il Green Pass non serve più, così come non serve esibire i risultati dei tamponi. Unica accortezza: tenere le mascherine sui mezzi pubblici. Non serve più alcun documento e alcuna quarantena anche quando si rientra in Italia dopo essere stati all’estero.
In linea generale, l’allentamento delle misure rispetto alle ultime due estati riguarda anche tutta l’Europa e diversi Paesi al di fuori del Continente, ma con qualche differenza da nazione a nazione.
Alcuni Paesi, per esempio, richiedono ancora la prova dell’avvenuta vaccinazione o un tempone, a volte anche per i bambini al di sotto dei 12 anni. Occorre informarsi bene, quindi, e controllare i vari certificati vaccinali per viaggiare in Francia, Belgio, Malta, Portogallo e Finlandia. La scadenza del certificato vaccinale è uguale in tutta Europa: nove mesi dopo la somministrazione della seconda dose; illimitata per chi ha fatto anche la dose booster. Paradossalmente, in Francia, nonostante l’esigenza di mostrare il certificato vaccinale o eseguire un tampone entro le 72 ore precedenti l’ingresso, non c’è l’obbligo di portare le mascherine.

Per entrare in Cina ancora obbligatoria la quarantena

Al di fuori dell’Europa, il certificato di avvenuta vaccinazione è necessario per entrare in Canada, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Qui, tuttavia, non c’è più l’obbligo di sottoporsi a tampone una volta arrivati nel Paese.
Notevoli restrizioni rimangono ancora in vigore per la Cina, che impone ancora una quarantena di 21 giorni a tutte le persone che entrano nel Paese (indipendentemente dallo stato vaccinale o di avvenuta guarigione).
Per la maggior parte degli altri Paesi nel mondo, invece, non ci sono restrizioni sostanziali, anche se rimangono delle eccezioni e, dunque, è sempre meglio controllare la situazione della specifica destinazione che si vuole raggiungere sul sito www.viaggiaresicuri.it