Fame di Mamma. Tutti in gita alla grotta di Babbo Natale

Luci, elfi e sogni. La gita alla grotta di Babbo Natale ha riportato la magia e la speranza per i bambini delle comunità Fame di Mamma

Alessio, 3 anni e mezzo, si diverte a preparare l’albero di Natale con le palline e tante luci colorate. Tutti i componenti della comunità familiare – una delle progetto Fame di Mamma – sono felici di addobbare la casa tranne il fratello maggiore di Alessio, Luigi di 5 anni. Lui non è contento e rimane sul divano con il volto incupito. Il fratellino gli chiede perché non è felice che sta arrivando babbo Natale. Lui risponde: “Tanto Babbo Natale non esiste ed è per piccoli”.
Assiste alla conversazione Serena, la mamma di comunità familiare, si avvicina e dice che Babbo Natale esiste per chi ci crede e che avrebbero tutti insieme fatto una gita per poterlo incontrare.

La gita a casa di Babbo Natale

Tutti i bambini urlano di gioia, Luigi non si concede di esultare ma sul suo volto si intravede un sorriso. Così il sabato successivo, tutti i grandi e i bimbi della comunità familiare si preparano per vivere questa nuova avventura. Ognuno contribuisce coi preparativi, solo Matteo che ha pochissimi mesi, rimane nel suo ovetto in attesa di partire. Si carica sul pulmino il rifornimento degno di una flotta: cibo, bevande, pannolini, biberon, cambi e tute da sci perché si sa, babbo Natale vive al freddo. Dopo il viaggio di andata di poco più di un’ora, ecco giunti ad Ornavasso, il paese in cui incontreranno Babbo Natale.
Tempo di mostrare i biglietti acquistati e ritirare il braccialetto d’oro (di carta colorato) che si parte con il trenino verso la grotta. Una volta arrivato il trenino a destinazione, muniti di tanto entusiasmo e tenacia, percorrono la salita.
I più piccoli con gli scarponcini faticano ma vengono aiutati dai grandi che li tengono per mano o in braccio. Finalmente sono arrivati. Con un po’ di fiatone ma sempre più curiosi di vedere babbo Natale. Durante il percorso in galleria, per arrivare alla grotta, si muniscono di caschetto e nel tragitto incontrano elfi, casette a forma di fungo, alberi parlanti e tanto altro.

La magia del Natale

Finalmente ecco la magia del Natale che si avvera: una grotta altissima con tante luci, una cassetta delle lettere per imbucare i propri desideri e babbo Natale che prende in braccio i bimbi per fare con loro una fotografia come ricordo. Luigi, ammira con la bocca spalancata tanta meraviglia e chiede direttamente a babbo Natale la macchinina telecomandata. È felice e mentre si ripercorre la strada verso l’uscita, tiene per mano il fratellino e racconta a Serena che ha parlato con Babbo Natale. All’uscita ritrovano gli elfi che offrono un tè caldo e una volta recuperate le forze, l’educatrice accompagna i bimbi sulle giostre, mentre Serena e suo marito si occupano di dare da mangiare e cambiare i più piccolini. Ultima tappa il pranzo in un ristorante tipico della zona, in montagna. Tutti molto affamati, stanchi ma soprattutto soddisfatti e felici.

Il viaggio di ritorno

Inutile specificare che nel viaggio di ritorno si sono addormentati appena saliti sul pulmino fino all’arrivo in comunità. Serena a fine giornata dice: “È stato impegnativo, ma vederli così felici sicuramente ci ripaga di tutto”.
Adesso anche Luigi può ricominciare a sognare. La fotografia è stata aggiunta alla bacheca dove ci sono anche le altre, perché ogni esperienza e piccola vita che s’incontra lascia il segno. Serena è sicura di lasciare a loro qualcosa di positivo e di prezioso che non si dimentica con il tempo.

Un’Adozione a Distanza in Italia

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