La Pasqua per Amici dei Bambini è una luce di speranza e accoglienza. Oltre il Coronavirus

In queste settimane abbiamo conosciuto la paura, la sofferenza ma anche l’importanza dei ponti di solidarietà tra popoli e Paesi

Carissima Ai.Bi,

in questi giorni che scorrono così lenti ho deciso di prendere un po’ di tempo per ringraziare chi ci sta accompagnando in questo meravigliosa avventura dell’adozione internazionale:

Grazie a Michele che ci sta aiutando in tutti i passaggi burocratici e che non si stanca mai di rispondere alle nostre mille domande;

Grazie a Marina e a tutte le psicologhe di Ai.Bi. che hanno saputo accogliere tutti i nostri dubbi e paure rendendoci forti e ancora più consapevoli della nostra scelta;

Grazie a tutta la redazione di Aibi.it che ogni giorno ci tiene informati sulle varie realtà adottive e che non si dimentica mai di tutti i bimbi che si trovano ancora in difficoltà;

Grazie ai volontari, a tutte le persone che in sede sono sempre disponibili e ci regalano sempre un sorriso.

Un grazie speciale lo voglio regalare anche a mio marito, che una mattina di giugno del 2016 mi ha preso per mano aprendomi la strada all’incontro con nostro figlio.

Infine un grazie speciale lo dedico al nostro bellissimo tesoro che ha compiuto un grande miracolo: con quella che Papa Francesco ha definito “la creatività dell’amore” ora si trova nel posto più bello e sicuro dove ogni figlia e figlio dovrebbero stare: nel cuore della propria mamma e del proprio papà.

Grazie di cuore Ai.Bi.

Una mamma adottiva.

Credo che questa commovente lettera “ricolma” di speranza , sintetizzi bene il senso di questa Santa Pasqua 2020: sarà una giornata difficile, l’ennesima, per molti italiani. Tuttavia Ai.Bi. – Amici dei Bambini, nelle ultime settimane, non si è arresa. Non ha potuto perché, se tutto deve fermarsi, l’accoglienza non può farlo. E, così, in questa giornata, un ringraziamento speciale va ai donatori, ai sostenitori, alle famiglie, ai volontari di Ai.Bi. che ci permettono ogni giorno di compiere miracoli come quello vissuto da questa neo-famiglia e hanno continuato a stare al nostro fianco.

A loro, oltre alla gratitudine, va anche la vicinanza in questi momenti di grande preoccupazione per la nostra salute e per quella di chi ci è vicino, per il futuro professionale, per quello che ci aspetta dopo questa tempesta, chiamata Coronavirus, che si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sulle nostre vite. Ma un pensiero, è doveroso, va anche a chi vive peggio di noi, a chi ha bisogno e in questo momento è ancora più fragile, a quanti dopo quest’emergenza si troveranno ancora più in difficoltà, poveri e soli.

Siamo vicini a tutti coloro che credono in quello che facciamo e che con il loro impegno ci permettono di essere laddove ci siano un bambino solo in attesa di una mamma e un papà o una famiglia in difficoltà, con la certezza che questi momenti ci daranno la forza per rimanere uniti, vedere e progettare il futuro con altri occhi, riuscendo a dare il giusto significato ai valori veri: famiglia, vita, solidarietà, altruismo, comunità.

In queste settimane abbiamo conosciuto la paura, la sofferenza, l’imprevedibile ma anche l’importanza delle connessioni umane, dei ponti di solidarietà tra popoli e Paesi, noi che pensavamo di non aver bisogno di nessuno abbiamo scoperto l’importanza della solidarietà e della cooperazione.

Abbiamo imparato, inoltre, la fragilità umana e per questo saremo persone migliori, capaci di immedesimarci in chi ha bisogno e vive in posti che finora ci sembravano distanti e non solo geograficamente.

Capaci, infine e soprattutto, di condividere con chi ha più bisogno.

Speriamo di non dimenticarcelo.

Marco Griffini
Presidente
Ai.Bi. – Amici dei Bambini