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Bolivia. L’appello di Manuel, 10 anni, al Ministro della Giustizia: “Per favore riaprite le adozioni internazionali. Quei bambini aspettano dei genitori che li adottino!”

Ogni bambino ha diritto di avere una famiglia; ve lo dico perché io sono stato adottato e so cosa significa non avere una mamma e un papà. Non è bello essere in un istituto; e quei bambini dentro gli istituti aspettano solo di avere una mamma e un papà che li prendano in braccio e li amino con tanto affetto e tanto amore. Quei bambini aspettano che dei genitori li adottino”. A parlare è Manuel, bambino adottato 10 anni, boliviano che con i suoi genitori e la sorellina cinese è andato in Bolivia a vedere dove è nato e ha incontrato il Ministro della Giustizia a cui ha consegnato una lettera. Che pubblichiamo in versione integrale.

Aiutare un figlio bocciato

È il momento più temuto: la bocciatura è arrivata. E ci si accorge che la spavalderia era una scena: abbiamo davanti un adolescente mortificato, sofferente. Perché se qualcuno accetta la bocciatura come una conseguenza di quanto poco si è fatto nel corso dell’anno, tanti la vivono come un fallimento, accompagnato dall’abbandono dei compagni di classe.

La cooperante: “Torno in Nepal dai ‘miei’ bimbi, hanno bisogno del nostro aiuto”

Tornerò in Nepal la prossima settimana l’impatto è stato forte. Morte e distruzione dappertutto, mancanza di cibo, acqua e di un riparo sicuro. Io e il mio gruppo ‘Amici dei bambini’ abbiamo subito rivolto la nostra azione ai più piccoli, ma non solo“. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. in Nepal intervistata da Oscar Bandini de Il Resto del Carlino.

“Adozioni e matrimoni gay? La maggioranza degli italiani è nettamente contraria”

Quasi la totalità degli italiani, intervistati da Ipr Marketing, è contro l’estensione delle adozioni ai gay (ben l’85% si oppone nettamente) e solo il 38% è favorevole ai matrimoni tra omosessuali. Dati che confermano il pensiero degli italiani, single, coppie e famiglie, che non sono soltanto quelli scesi in piazza in occasione del Family day (il 20 giugno scorso) nell’oceanica manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma. Ma si tratta di un campione molto più esteso che attraversa da Nord a Sud l’intero Stivale e che in coro e all’unanimità dice di “no, grazie”, affilando voce e armi a difesa della famiglia.